Venezia, Cosmi: “Partita assurda. Zigoni fantastico, ma quelle scarpe rosa…”
Il grande spavento, la rimonta, un protagonista inatteso: Carpi-Venezia, le emozioni di Cosmi al fischio finale
Retrocessi, anzi no, un destino che cambia in cinque minuti. Il Venezia rimonta il Carpi 2-3, acciuffa i playout al fotofinish e scaccia gli incubi peggiori.
"Difficile commentare quello che è successo", esordisce Serse Cosmi in conferenza stampa nel post partita. L'altalena di emozioni ancora viva negli occhi e nella voce. "Sono stati 90 minuti assurdi. Nei cinque finali siamo passati dalla retrocessione al quint'ultimo posto"
Paura e delirio per il club di Tacopina. "Sicuramente l'espulsione di Buongiorno ci ha fatto capire che trovando presto un gol poi l'aspetto psicologico ci avrebbe potuto aiutare. Non è arrivato prestissimo, ma da lì in poi è sembrato il classico assedio in una giornata in cui girava tutto storto. Invece…"
Zigoni in formato Lucas Moura: entra, segna tre gol, fa impazzire i suoi all'ultimo respiro. "Facile dire che avrebbe dovuto far parte prima di questa squadra", sorride l'allenatore del Venezia. "Ha avuto problemi fisici importanti e non potevamo forzare il suo impiego. Lo aspettavamo, penso di non fare un torto a nessuno dicendo che è il nostro giocatore con più gol nelle corde".
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Una giornata da favola, per l'ex attaccante della Spal che non giocava una partita da ottobre. "Oggi è stato fantastico, dal primo momento in cui è entrato in campo. L'unica battuta che posso fare, se è entrato così tardi è anche perché quelle scarpe rosa non si possono vedere…gliel'ho detto, ma niente da fare. Poi oggi è andata così, inizia pure il Giro d'Italia. Ha avuto ragione lui anche in quello".
E ora tutto dipende dal caso Palermo: in caso di retrocessione a tavolino dei rosanero, il Venezia potrebbe addirittura evitare i playout. "Ma io non farò mai l'infame speculando sulle difficoltà altrui", puntualizza Cosmi. "L'ho vissuto sulla mia pelle a Genova, dalla possibile A alla C: una vicenda che mi ha segnato profondamente come allenatore e che non auguro a nessuno. Quindi aspettiamo, ma noi ci dobbiamo preparare per quello che il campo ha sancito". Nel segno di Zigoni e di una Serie B a cui è sempre più difficile dare la parola fine.