Addio Sor Carletto, simbolo del calcio italiano
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Data: 19/08/2023 -

Addio Sor Carletto, simbolo del calcio italiano

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Carlo Mazzone, un modo di essere
Carlo Mazzone, un modo di essere

Genuino e diretto, inconfondibile e unico. Carlo Mazzone ha scritto una pagina indelebile del calcio italiano che oggi piange la sua scomparsa a 86 anni. Un uomo che è riuscito a entrare nel cuore di tutti gli appassionati di questo sport non per i titoli vinti (il più importante è l'Intertoto con il Bologna nel 1998), bensì per il suo modo di essere.  

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Il suo accento romano l'ha accompagnato in lungo e in largo nella penisola e ha lasciato il segno ovunque. Da Ascoli, in cui ha iniziato la sua carriere da allenatore nel 1969 dopo il ritiro e ha conquistato tre promozioni, fino alla sua Roma, in cui lanciò in prima squadra un giovane Francesco Totti. "Ti sarò per sempre grato perché mi hai fatto crescere come calciatore e come uomo" scriveva il 10 giallorosso qualche tempo fa sui social.

Come un padre, proprio come il titolo del docufilm a lui dedicato nel 2022. Mazzone è stato allenatore e papà allo stesso tempo dei giocatori, poi diventati figli. Oltre Totti, due su tutti: Roberto Baggio e Pep Guardiola. "Un gigante di umanità, per lui avrei fatto l'impossibile - raccontava proprio stamattina Baggio sulle colonne di Sportweek - Lui più di tutti aveva capito che persona sono".  

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Per Guardiola, invece, Carletto è stato l'esempio da seguire nella sua carriera in panchina. E Mazzone ha seguito i suoi progressi come un padre orgoglioso del proprio figlio, esultando per la vittoria dell'ultima Champions League contro l'Inter. 

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Schietto, ironico, un uomo vero che ancora oggi detiene il record di panchine in Serie A con 797 partite, considerando anche i 5 spareggi disputati. Un vuoto che sarà impossibile da colmare, ma di Mazzone resteranno i suoi insegnamenti, dentro e fuori dal campo. Buon viaggio, Sor Carletto.

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