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Udinese, Cannavaro: “Paura nelle ultime gare, dovremmo avere subito fame”

La conferenza stampa di Fabio Cannavaro, nuovo allenatore dell’Udinese

Fabio Cannavaro è pronto a rilasciare le prime dichiarazioni come nuovo allenatore dell’Udinese. Dopo l’esonero di Gabriele Cioffi, il club friulano ha scelto di affidare la panchina bianconera all’ex campione del mondo per provare a cambiare la rotta di questa stagione. Alle ore 13:30 di martedì 23 aprile inizierà la conferenza stampa.

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 Le prime parole di Cannavaro in conferenza stampa

Il nuovo allenatore dell’Udinese ha esordito dicendo: “Quando ti chiamano certe società è difficile dire di no, la storia nelle scelte è importante. L’Udinese ha storia da società seria, dove puoi venire e lavorare, sono state ore sicuramente intense, la chiamata è stata così veloce… ma era giusto accettare, ho le giuste motivazioni. Il momento sicuramente è complicato ma partiamo da una buona base, la squadra ha problemi ma ci sono qualità, tecniche e umane. Ho visto i giocatori, sicuramente c’è da lavorare, come detto ai giocatori se aspettiamo partita per partita di non subire gol, di fare questo e quell’altro non ce la facciamo, dobbiamo subito pensare di alzare l’asticella, quattro vittorie sono poche, dobbiamo tutti subito alzare l’asticella”.

 

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Il campione del mondo 2006 ha poi parlato del recupero contro la Roma: “Con la Roma ce la dobbiamo giocare perché a differenza delle altre volte negli ultimi 20 minuti non sei stanco. Anche loro verranno qui per provare a vincere e mi aspetto una gara vera”. 

 

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Credits: Antonio Marchiol

Infine sui singoli e sulla lotta salvezza ha concluso: “È chiaro che Samardzic è il giocatore con maggiore qualità che abbiamo. Quest’anno sta trovando maggiore difficoltà ma è normale perché quando ti conoscono è più difficile. Ma anche lo stesso Lucca che ho visto in Nazionale è un ottimo giocatore. Il tempo è poco e dobbiamo concentrarci su quelle che sono le cose più importanti che ci sono in questo momento. Salvezza? Dovremo fare la corsa su noi stessi. Se siamo conservativi rischiamo di bruciarci. Dobbiamo capire che ci sono a disposizione dei punti e ogni partita la dobbiamo affrontare come una finale e le finali non si giocano ma si vincono”.