Avranno sentito tante storie, racconti, aneddoti. Dai nonni, dai padri. I Mondiali in Canada negli ultimi trentasei anni sono stati questo. Un ricordo. Allora nessuno dei giocatori della nazionale era nato. Lo sport principale era l’hockey sul ghiaccio, giocato a temperature polari. E il calcio? Solo uno sfizio, con una squadra composta da calciatori che giocavano solo indoor e che non erano abituati ai campi all’aperto. Il campionato si chiamava Major Indoor Soccer League, si giocava 6vs6 e la partita era divisa in quattro tempi da quindici minuti ciascuno. Altri tempi. Oggi però la storia è diversa. Forse i giocatori attuali non possono capire, ma sanno quanto vale. Questo è sicuro.
Poi una curiosità. Nel ‘86 in Messico il Canada partì con vari calciatori di origine italiana: Pasquale De Luca,, Tino Lettieri, Bob Lenarduzzi e Branislav Segota, nato a Fiume. L’obiettivo della nazionale sarà migliorare quanto fatto nell’unica partecipazione - chiusa da ultimi nel girone con zero punti - provare a farne qualcuno e magari, perchè no, togliersi anche qualche soddisfazione. L’importante sarà non porsi limiti.
L’allenatore: John Herdman
L’unico a esserne convinto fin dall’inizio stato lui. In silenzio, a testa bassa. John Herdman, classe 1975, aveva dieci anni quando il Canada otteneva la qualificazione all’ultimo mondiale della sua storia. Oggi ci torna da protagonista, riferimento e guida dalla panchina. Eppure, al momento della sua nomina, in parecchi avevano storto il naso. “Che ci facciamo con lui?”. In Canada speravano in qualcuno con più esperienza, ma con il tempo si sono dovuti ricredere. Nessuno avrebbe immaginato avrebbe fatto più di settemila chilometri per riportare la squadra di Vancouver al Mondiale. Obiettivi che si realizzano. Nel 2011 sceglie il Canada femminile poi nel 2018 la decisione che spiazza tutti. Prende il Canada e si presenta così: “Ci qualificheremo per Qatar 2022, per poi presentarci pronti ai mondiali 2026 che ospiteremo insieme al Messico. La mia idea è quella di scalare le montagne, non di passeggiare sulle colline”. Quella fu la prima picconata nella roccia, poi passo dopo passo è arrivato in cima. E in Qatar guarderà tutti dall’alto, comunque andrà.
I migliori giocatori da Alphonso Davies a David, oro di Lille
Come detto nell’ultimo mondiale disputato nessuno era neanche nato. Oggi però sono pronti a riscrivere la storia di un paese. La stella è senza dubbio Alphonso Davies, esterno tutto velocità e dribbling che grazie al Canada ha scoperto una nuova vita. I genitori sono liberiani, lui è nato in Ghana nel novembre del 2000, ma ha passaporto canadese. Lo ha raccontato sua mamma Victoria lo ha raccontato ai media canadesi dopo la chiusura dell'affare con il Bayern Monaco: “Per trovare da mangiare dovevamo girare in mezzo ai cadaveri”. Storie che ti restano dentro, anche se ora sono solo un brutto ricordo. I bavaresi lo hanno preso dai Vancouver Whitecaps per 18,5 milioni di euro, dopo tre anni di gol di guizzi, gol e sgroppate sulla fascia. In nazionale gioca esterno alto e non terzino, può essere un fattore. L’azione offensiva del Canada passerà però anche dai gol di Jonathan David, centravanti giramondo classe 2000 che ha trovato a Lille la sua isola felice. Nato a Brooklyn da giocatori haitiani, cresciuto a Ottawa, ha giocato in Belgio (Gent) per poi diventare grande in Francia. Lì è stato preso per essere l’erede di Osimhen: tredici squilli al primo anno, quindici al secondo, ora è già a 9 a novembre. E non ha nessuna intenzione di fermarsi.
Come gioca la squadra di Herdman
L’imperativo sarà non avere paura. La nazionale si appoggerà sulle spalle delle sue stelle Davies e David, oltre che sull‘esperienza di capitan Hutchinson, giocatore più anziano della competizione. Trentanove anni e nove mesi. Herdman si è affidato spesso al 4-4-2 con Davies esterno alto e con David e Larin in attacco. Oppure al 4-2-3-1. È successo tre volte nelle ultime dieci gare. Il trequartista in quel caso è Hoilett, che gioca nel Reading in seconda serie inglese. Spesso in nazionale ha giocato in mezzo, nell’ultimo anno è stato provato anche dietro la punta. Mina vagante. Come lo sarà tutto il Canada durante il Mondiale, trentasei anni dopo l’ultima volta. I racconti di genitori e nonni saranno un valido motivo per dare di più.
I convocati:
Portieri
Milan Borjan (Stella Rossa)
James Pantemis (CF Montréal)
Dayne St.Clair (Minnesota United)
Difensori
Sam Adekugbe (Hatayspor)
Derek Cornelius (Panetolikos)
Alistair Johnston (CF Montréal)
Richie Laryea (Toronto FC)
Kamal Miller (CF Montréal)
Steven Vitoria (GD Chaves)
Joel Waterman (CF Montréal)
Centrocampisti
Stephen Eustaquio (Porto)
Liam Fraser (KMSK Deinze)
Mark-Anthony Kaye (Toronto FC)
Ismaël Kone (CF Montréal)
Jonathan Osorio (Toronto FC)
Samuel Piette (CF Montréal)
David Wotherspoon (St.Johnstone FC)
Atiba Hutchinson (Besiktas)
Attaccanti
Tajon Buchanan (Club Bruges)
Lucas Cavallini (Vancouver Whitecaps FC)
Jonathan David (Lille)
Alphonso Davies (Bayern Monaco)
Junior Hoilett (FC Reading)
Cyle Larin (Club Bruges)
Liam Miller (Basilea)
Ike Ugbo (Troyes)
Commissario tecnico: John Herdman