L'Italia piange Camillo Migliori, in arte Camillo Milli. Attore milanese conosciuto soprattutto per le sue collaborazioni con Paolo Villaggio e Lino Banfi, Milli è entrato nel cuore di milioni di appassionati di calcio grazie a "L'allenatore nel pallone", film del 1984 con protagonista proprio Lino Banfi.
Nei panni del Commendator Borlotti, presidente della neopromossa Longobarda, ha accompagnato Oronzo Canà nella sua impresa verso la salvezza. Le sue mosse di mercato sono rimaste nella storia: dalla trattativa-esca per Platini a Rummenigge quasi preso.
Iconico l'affare che avrebbe portato alla Longobarda Diego Armando Maradona... tre anni più tardi: "Attraverso una serie di spostamenti di giocatori in regime di svincolo sono riuscito ad avere i 3/4 di Gentile e i 7/8 di Collovati, più la metà di Mike Bongiorno. In conclusione, abbiamo ottenuto la comproprietà di Maradona in cambio di Falchetti e Mengoni". Alla fine, alla Longobarda arriverà il leggendario Aristoteles, protagonista dell'insperata salvezza.
Un personaggio forse avanti coi tempi, capace di descrivere con ironia vizi e virtù del mondo del calcio, tra finti accordi e giocatori in comproprietà ("Ma lo sa che noi attraverso le cessioni di Falchetti e Mengoni riusciamo ad avere la metà di Giordano? Da girare all'Udinese per un quarto di Zico e tre quarti di Edinho"). Una caratterizzazione di un duo - quello formato da Canà e Borlotti - che nel corso degli anni si scoprì ispirato al Catania di Gianni Di Marzio e Angelo Massimino, con il loro indimenticato viaggio proprio a Rio De Janeiro nel 1983 quando in pochi giorni trattarono Casagrande, per poi comprare Pedrinho e Luvanor.
Dopo una lunga malattia, Camillo si è spento oggi all'età di 92 anni, pochi giorni dopo la scomparsa della moglie. Ma il suo ricordo vivrà per sempre nella mente dei tanti appassionati di calcio e non solo.