Quello appena passato è stato un mercoledì importante sull’asse Udine-Roma-Manchester. Minimo comun denominatore Chris Smalling. Se alla Dacia Arena è arrivato il primo gol in Serie A del difensore inglese, sempre più determinante per i giallorossi, nel pomeriggio a Manchester era andato in scena il primo appuntamento tra lo United e gli emissari della Roma. Con un solo argomento all’ordine del giorno: il riscatto di Chris Smalling.
Incontro positivo tra le parti che è servito a gettare le basi per una trattativa ufficiale tra Manchester e Roma per il difensore inglese. Pronta la prima offerta che si aggirerà attorno ai 10 milioni di euro e potrebbe essere presentata dai giallorossi già nei prossimi giorni. La Roma non vuole perdere tempo e cerca di anticipare le concorrenti: obiettivo l’accordo economico con il club britannico. Servirà un lungo lavoro ai fianchi, perché la richiesta dello United è alta, circa 20 milioni di euro, e perché le prestazioni italiane di Smalling non sono passate inosservate dalle parti di Old Trafford.
Petrachi è stato chiaro: “Se Smalling vorrà rimanere volentieri cercheremo di fare dei discorsi con lo United. I rapporti tra i club sono ottimi e se ci sarà la possibilità la valuteremo”. Ma la Roma deve sbrigarsi. Per dimostrare, anche con i fatti, allo stesso Smalling che la scelta fatta questa estate è stata la migliore soluzione per tutti. La Roma ha trovato il suo muro difensivo, il calciatore inglese ha ritrovato quella fiducia ormai persa dalle parti di Manchester. Per spegnere sul nascere ogni "sirena di ritorno" e assicurarsi il prima possibile il cartellino di Chris Smalling.