Senza sofferenza non si cresce. Con questa frase, papà Marco, team manager del Genoa, aveva voluto abbracciare da lontano il figlio, dopo l'ennesimo infortuno. Il figlio è Pietro Pellegri. L'uomo dei record ha diversi estimatori: il Monaco vuole tenerselo però stretto, nonostante i problemi fisici lo abbiano tenuto lontano dal campo per tutta la stagione. Estimatori dall'Inghilterra, soprattutto.
Dall'altra parte della Manica
Il viaggio è di diverse centinaia di kilometri: dal Principato a Manchester. Perché lo United pensa parecchio all'attaccante classe 2001, il cui rapporto con il Monaco è però saldissimo. Il club ha pagato oltre 30 milioni per portarlo via dal Genoa, è disposto a dargli le possibilità di giocare titolare la prossima stagione, che vedrà dei forti cambiamenti: verrà scelto il nuovo direttore sportivo (è cominciato il casting), si abbasseranno i costi e si ripartirà dai giovani. Come Pellegri, che allo United piace da quando ha 16 anni e che non ha mai smesso di seguirlo.
Uomo dei record
L'attaccante, si sa, è l'uomo dei record: a 15 anni e 280 giorni ha debuttato in Serie A, raggiungendo il record di Amedeo Amadei nella Roma; poi ha segnato il suo primo gol nel giorno dell'addio di Totti al calcio (la storia di quel pallone).
Quindi, il trasferimento in Francia dove è diventato il secondo marcatore più giovane di sempre della Ligue 1, dopo Mbappé che proprio nel Monaco è cresciuto. Cuore in Italia, testa alla Francia, sirene dall'Inghilterra. L'estate del rilancio per Pellegri comincia già ora.