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Arnautovic, addio al West Ham: “Ora vuole vincere qualche trofeo”

Il fratello-agente di Marko Arnautovic, Daniel, a gianlucadimarzio.com: “È pronto per un salto in avanti in carriera. Inter? Di Milano ha un ottimo ricordo…”

C’è aria di addio tra Marko Arnautovic e il West Ham. Nulla di polemico, però. Solo la voglia di tentare un salto in avanti in carriera, dopo un anno e mezzo ad alti livelli con gli hammers. “Ora è pronto per un nuovo step” ha dichiarato a gianlucadimarzio.com l’agente-fratello dell’attaccante, Daniel. “Non si pensi che se ne voglia andare, ma crediamo che sia il momento in cui in carriera debba fare un passo avanti, provare a vincere qualche trofeo, magari la Champions… Le statistiche sono dalla sua“. Già, le statistiche. Arnautovic, con un passato in Italia (nell’Inter), in Premier è diventato uno dei migliori della sua generazione.

In tutto il 2018, per percentuale di rendimento, gol e assist realizzati, in Inghilterra è secondo solo a un mostro sacro come Salah. “Un dato che ci rende orgogliosi” dice il suo agente, “e che conferma la nostra tesi“. Cioè una separazione in programma. Verso l’Italia? “Perché no? Tornare gli permetterebbe di dimostrare di non essere stato un acquisto sbagliato. Nell’Inter aveva solo 19 anni e ha lasciato tanti buoni amici. Ha mantenuto un ottimo ricordo di Milano” conferma. Anche perché già in estate Arnautovic venne proposto ai nerazzurri. Ma non se ne fece nulla.

Il motivo furono le condizioni economiche: troppo difficili per poter chiudere la trattativa. Ora gli scenari sono diversi ma anche la concorrenza non manca. “Ci sono tante squadre di Premier su di lui” continua l’agente. Quali? “Chelsea e Everton per esempio, ma non solo“. Qualche discorso c’è ma per ora viene tenuto al riparo da ogni possibile indiscrezione. Anche perché il suo trasferimento dal West Ham avverrà con ogni probabilità a giugno, quando le squadre anche più ambiziose modificheranno le proprie rose. Concentrazione sul presente ma sguardo verso il futuro. Un futuro che per Arnautovic è tutto da (ri)scrivere.