“Al di là del gol, fa diventare tutto semplice in campo. È un fenomeno, lo conoscete tutti, è un calciatore completo e ci era mancato tanto”. Le parole al miele sono quelle di Gennaro Gattuso, le gesta in campo sono quelle di Dries Mertens, tornato decisivo ancora una volta con addosso la maglia azzurra del suo Napoli. Suo, perché Dries con il gol di Cagliari è arrivato a quota 120 reti, ad un passo dalla storia che è stata scritta dai 121 di Marek Hamsik. Il belga ha nel mirino l’obiettivo ormai da un po’ e le prossime due gare con Brescia e soprattutto Barcellona potrebbero essere finalmente quelle giuste visto che ora è tornato fondamentale nelle rotazioni di Gattuso.
Dopo oltre un mese di stop a cavallo del nuovo anno, infatti, Dries è tornato a fare la differenza: il gol a Genova, poi quello di stasera a Cagliari. Una perla da incastonare alla perfezione nella collezione tutta napoletana del 33enne belga. Che all’orizzonte vede ancora una sfumatura d’azzurro: il contratto è in scadenza la prossima primavera ma il futuro di Mertens sembra ancora avvolto dal mistero, con le trattative di rinnovo che vanno avanti tra le richieste esose del calciatore e la volontà del club di non cedere nonostante la possibilità del belga di firmare già oggi per una nuova squadra in vista del prossimo anno (a gennaio su di lui era piombato il Chelsea)
La gestione Gattuso, però, sembra avergli dato nuova linfa: è tornato a farsi vedere contro la Sampdoria, con il Lecce aveva cambiato la partita in una giornata storta, poi i problemi fisici di Milik gli hanno restituito la maglia da titolare in Coppa Italia contro l’Inter. Non ha segnato, ma il lavoro per la squadra ha dato i suoi frutti. Un sorriso ritrovato che potrebbe anche cambiare il suo destino visto che con il Napoli le trattative per il rinnovo non si sono ancora arenate del tutto. “Un parere la società me l’ha chiesto, sanno cosa penso ma promesse non ne faccio”, ha detto Gattuso dopo il successo in Sardegna. Una promessa, invece, potrebbe farsela Dries: record e poi la testa al futuro. Che non è ancora lontano da Napoli.
Di Gennaro Arpaia