Dopo l'accoglienza da re, Radja Nainggolan si ripresenta ai tifosi rossoblù. Sala stampa gremita, tante le domande e le curiosità da svelare intorno a una operazione di mercato che per certi versi ha del clamoroso, visto l'ingaggio, la quotazione di mercato e l'indubbio valore tecnico del giocatore che fa ritorno in Sardegna dopo cinque anni e mezzo. Sogno, fantamercato, la scelta di cuore: adesso tocca a Nainggolan scegliere le parole giuste.
"Voglio ringraziare il presidente perché è stato subito chiaro e ha fatto una cosa quasi impossibile. Mi ha convinto, so quale è l'ambiente e che si dovrà lottare: sono pronto. Avevo altre offerte, ma non è stato difficile scegliere, avevo già in mente cinque anni fa quando sono partito di tornare, ma non pensavo così presto. A volte capitano situazioni che ti facilitano la scelta. Vorrei scrivere una storia importante e le vicende extra calcistiche hanno facilitato la scelta. Per sempre? Sono in prestito, se il presidente mi compra.."
Sono passati cinque anni dal suo arrivederci al Cagliari. Nel mezzo Roma, Inter e tanti cambiamenti: "Io ho fatto la mia vita e penso sempre di aver fatto bene, il resto non sta a me dirlo. La strada per Asseminello la ricordavo bene, l'impatto con il gruppo è stato ottimo e ci sono giocatori di buon livello. Ruolo? Mi metto a disposizione. Mi sono sentito con Maran al telefono e ha le idee chiare, lo vedrete"
Capitolo Inter: "Sono carico e ho accettato la decisione dell'Inter: spetta a me dimostrare che si sono sbagliati. Sono venuto qua perché penso che si possa puntare in alto: salvezza prima di tutto ma con questa squadra si può osare"
Chi ha fatto il percorso inverso è stato Barella: "L'ho conosciuto che era ragazzino, ma si vedeva che era un profilo di prospettiva. Nell'Inter ho provato a farlo ambientare e a dargli i consigli che anche io ho ricevuto da più giovane. Numero? Ho chiesto la 4".