La nuova Bulgaria: dal "sardo" Despodov ai giorni di gloria di Stoičko...
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 28/03/2021 -

La nuova Bulgaria: dal "sardo" Despodov ai giorni di gloria di Stoičkov e Berbatov

profile picture
profile picture

La nazionale bulgara affronta un momento complicato, le difficoltà sono ben visibili nei risultati: 1 vittoria, contro Gibilterra, nelle ultime 10 partite giocate. Non che negli ultimi anni si siano visti traguardi notevoli, dato che l’ultima qualificazione ad una competizione importante è stata nel 2004 per gli Europei in Portogallo. In quel caso, 3 sconfitte su 3 ai gironi e biglietto di ritorno per Sofia prenotato velocemente.

BULGARIA_SCREEN.jpg

Nuova era Petrov, ma tante difficoltà

Nella gestione Dermendžiev però, allenatore capace di portare il Ludogorets ai gironi di Champions League, qualche passo in avanti si era intravisto: secondo posto nel gruppo 3 della Lega C di Nations League dietro alla Norvegia e promozione in Lega B. Un momento durato poco: nella Nations League successiva, quella conclusa lo scorso novembre, la Bulgaria si è classificata ultima senza vittorie.

Dermendziev_Bulgaria_SCREEN.jpg

Simili i risultati nelle qualificazioni per Euro 2020, che hanno visto i leoni finire sotto al Kosovo nel gruppo A con soli 6 punti in 8 partite e mancare l’accesso alla fase finale per la quarta volta consecutiva.

La federazione ha allora deciso per un cambio in panchina nel gennaio scorso, optando per Yasen Petrov, reduce dalle esperienze sulle panchine del Shijiazhuang e dell’Henan in Cina. Petrov, l’ottavo allenatore in dieci anni alla guida della nazionale, ha esordito in panchina nella sfida interna contro la Svizzera, valida per la prima giornata delle qualificazioni mondiali. Al 12’ i leoni erano già sotto 3 a 0 al Vasil Levski, schierando una formazione ben sopra ai 30 anni come età media. Nel secondo tempo ha accorciato le distanze Despodov, una delle poche note positive.

Jasen_Petrov_SCREEN.jpg

Il più sardo fra i bulgari

Kiril Despodov è una luce nell’oscurità per la squadra di Petrov, come dimostrato contro la Svizzera. Anche se non è bastato per portare a casa punti, l’ex Cagliari è uno dei pochi a mostrare qualità in fase offensiva. “Arrivare in Serie A era il mio sogno, conosco bene il campionato italiano e volevo raggiungerlo fin da quando ho iniziato a giocare a calcio” aveva dichiarato nella conferenza stampa di presentazione al club sardo. Ora l’ala destra o trequartista è tornato in prestito in patria, trovando continuità al Ludogorets con 2 gol e soprattutto 7 assist per la squadra prima in classifica nel campionato bulgaro, esordendo anche in Europa League. A fine stagione potrebbe tornare alla Sardegna Arena per giocarsi le sue carte alla corte di Semplici.

Despodov.jpg

L’altro trequartista nel 3-4-2-1 proposto da Petrov è Georgi Yomov, talento classe ’97 del CKSA Sofia. Anche Yomov ha giocato in Europa League in questa stagione, affrontando la Roma ai gironi. In 6 presenze con la nazionale, il 23enne ha già trovato 2 reti contribuendo ad un apporto offensivo abbastanza scarso.

Quanto manca un Berbatov

L’attaccante titolare nei bulgari è Dimitar Iliev, classe ’88 del Lokomotiv Plovdiv. Arrivato in nazionale tardi all’età di 32 anni, fa quel che può per tenere in piedi una squadra con tante difficoltà, specie nell’affrontare avversarie ben più attrezzate. Sono lontani i tempi in cui a farla da padrone era Dimităr Berbatov.

berbatov_GDM.jpg

L’ ex attaccante, di Manchester United e Tottenham fra le altre, è il miglior marcatore della storia della nazionale con 48 reti in 78 gare. Fu proprio lui a portare praticamente da solo la Bulgaria ad Euro 2004 con i suoi gol nelle qualificazioni. Berbatov, con il suo fiuto del gol e la sua capacità di dialogare con i compagni in campo, è il leader che manca a questa nazionale per combattere a viso aperto contro tutti.

Sognando gli anni ’90 e la classe di Stoičkov

A proposito di leader, l’epoca d’oro della nazionale bulgara è coincisa con la presenza in campo di Hristo Stoičkov, campione d’Europa con il Barcellona di Cruijff e pallone d’oro nel 1994. Anno in cui ha portato la Bulgaria vicina al tetto del mondo ad USA 1994. In quella edizione dei mondiali, i suoi 6 gol permisero alla squadra di Penev di arrivare fino alla semifinale, poi persa contro l’Italia di Baggio e di Sacchi.

Stoichkov_SCREEN.jpg

Un momento storico, quello vissuto dai leoni negli anni ’90, che dopo la semifinale del mondiale si qualificarono all’Europeo inglese del 1996 e ai Mondiali di Francia del 1998. Una serie positiva mai più eguagliata. La realtà ora infatti, è ben diversa. Il nuovo CT Petrov è chiamato ad un compito difficile: dimostrarsi superiore a Lituania e Irlanda del Nord e inseguire i primi due posti nel girone contro le più quotate Svizzera e Italia, per far tornare un Paese intero a intravedere il sogno mondiale. A partire dalla sfida complicata di questa sera contro l'Italia a Sofia. 

A cura di Paolo Borella

 

Tags: Nazionali



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!