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Bordeaux retrocesso d’ufficio in terza divisione

Dopo essere retrocesso sul campo, nuova pesante sanzione per il Bordeaux, che dovrà ripartire dalla terza divisione francese

Non trova pace il Bordeaux. Dopo oltre 30 anni, il club è retrocesso in Ligue 2: una stagione catastrofica, terminata all’ultimo posto in classifica con 31 punti conquistati in 38 partite.

Le brutte notizie, però, non terminano qui. La Ligue de Football Professionnel (la Lega calcio francese), ha disposto la retrocessione del Bordeaux in National 1 (la terza divisione francese, ndr) in seguito al riscontro dei gravi problemi economici che il club ha da tempo. Un anno fa, il Bordeaux era passato nelle mani di Gérard Lopez (ex proprietario del Lille, ndr). Lo storico club francese ha deciso di presentare ricorso.

 

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Il Bordeaux fa ricorso: il comunicato

Il Bordeaux non ci sta e annuncia ricorso, attraverso un comunicato ufficiale: “È con sgomento che l’FC Girondins de Bordeaux prende atto della decisione della Direzione Nazionale del Controllo di Gestione (DNCG) che dispone la retrocessione amministrativa del club a National 1. Il club, ovviamente, sta facendo immediatamente ricorso contro questa decisione.

Questa decisione brutale – dopo un’udienza di quasi due ore svoltasi in buone condizioni – priva il club di continuare ad attuare la strategia di risanamento della propria situazione finanziaria e di scrivere una nuova pagina nella storia dell’FC Girondins de Bordeaux”.

Poi prosegue: “Ascoltato il 14 giugno 2022 dal DNCG, il club ha presentato la garanzia del reinserimento dell’azionista di maggioranza per un importo di 10 milioni di euro, un accordo con i detentori del debito del club, oltre a offerte di vendita di alcuni giocatori, il cui importo cumulativo supera gli obiettivi fissati dalla Commissione. Mentre la finestra di mercato è appena iniziata, le vendite dei giocatori non sono ancora riuscite a concretizzarsi. Nonostante proposte concrete da parte della dirigenza del club per garantire la sostenibilità del club, la DNCG ha sanzionato il concordato preventivo ritenuto insufficiente, l’assenza di prefinanziamento della cessione dei calciatori, nonché l’assenza di abbandono da parte dei prestatori di incentivi sulla cessione dei calciatori a favore del club. Il club resta fiducioso nella sua capacità di dimostrare la solidità del proprio progetto per la stagione 2022/2023. Il tempo della convocazione gli consentirà di finalizzare nuove soluzioni per ottenere il suo mantenimento in Ligue 2″.

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