Da zero a cento, con la stessa emozione. Anzi, quella cresce: “Ero più emozionato alla centesima che all’esordio. Anche se giocare accanto a Fabio Cannavaro fa un certo effetto”. Con l’Irlanda del Nord Leonardo Bonucci ha toccato quota 100 presenze con la maglia della nazionale italiana: “Sono tante, sono emozionanti”, ha detto ai canali ufficiali di Vivo Azzurro.
“Ti passa davanti tutto il libro azzurro – ha raccontato il difensore della Juventus - dalla prima volta alla gara con l’Irlanda del Nord. Forse non me ne rendo conto appieno. Ne parlavo con un mio amico che poi mi ha girato la classifica degli 8 calciatori con maggiori presenze: lì me ne sono reso un po’ più conto”.
Ne è passato di tempo. Prima gara in azzurro, 2010: “Impossibile dimenticarlo, quel 3 marzo, a Montecarlo – ricorda Bonucci - Con il numero 2 e la mano fasciata, partita finita 0-0. Il primo gol? Nella seconda presenza contro il Messico. Calcio d’angolo, ribattuta e da 5 metri dalla porta l’ho messa dentro. Era il gol del 2-1, poi purtroppo abbiamo perso”.
Il ricordo più bello
Tanti momenti belli, uno in particolare: “Credo il gol su rigore a Neuer nei 90 minuti all’Europeo 2016: è il ricordo più dolce. Quando è entrata la palla è stata una liberazione, per l’importanza che aveva quel rigore”.
Per il futuro Bonucci non ha dubbi: “Mi aspetto grandi soddisfazioni, perché questo gruppo e l’Italia se lo merita. Abbiamo vissuto una brutta pagina con l’eliminazione dal passato mondiale, ma c’è la voglia da parte di tutti di portare l’Italia ad essere ancora amata e rispettata”, ha concluso il difensore.