Mihajlovic per tradizione è un allenatore che spesso ha lanciato i giovani nel mondo "dei grandi", uno su tutti Donnarumma. Per questo in ogni squadra dove c'è il serbo, il reparto scouting è estremamente valorizzato. E al Bologna ha trovato un responsabile d'eccellenza, ovvero Marco Di Vaio. Fu lui che nel 2019 portò Jerdy Schouten dall'Exclesior, appena retrocesso nella seconda divisione olandese, ai rossoblù, che ora è stato convocato per la prima volta nella nazionale olandese. Proprio sul centrocampista Orange il Telegraaf ha intervistato Marco Di Vaio.
Bologna, le parole di Di Vaio su Schouten
"Questa non è una sorpresa per noi", afferma l'ex attaccante di Juventus e Bologna. "È un ragazzo e un giocatore intelligente". E tutto è nato con un video e un viaggio a Rotterdam. "Abbiamo avuto modo di vedere un suo video e poi siamo andati a vederlo dal vivo".
Di certo il passaggio dalla bassa Eredivise alla Serie A non è stato così facile. "Abbiamo visto che avrebbe avuto bisogno di qualche mese per adattarsi alla Serie A. Anche all'inizio non era in selezione. Ma ha lavorato molto duramente, e anche ora continuare a voler crescere ogni giorno, si spinge molto. Quindi abbiamo visto un giocatore speciale, perché mentalmente è un top player. Ha subito iniziato a imparare l'italiano e nel giro di due mesi ha parlato molto bene la lingua".
La convocazione nella nazionale olandese è il frutto del duro lavoro degli ultimi anni in Italia anche dopo una stagione non al top fisicamente. Infatti Schouten ha avuto un problema che l'ha costretto a rimanere lontano dal campo per tre mesi. Quando però è rientrato a gennaio ha dato un grandissimo apporto alla squadra trascinandola alla salvezza traquilla.