Ore di apprensione per il Bologna, che ha da poco comunicato la positività di altri 3 giocatori alla vigilia di Cagliari-Bologna, in programma domani sera alle ore 20.45.
Sinisa Mihajlovic ha commentato in conferenza stampa la difficile situazione dei rossoblù: "Se qualcuno pensa che io possa essere arrabbiato si sbaglia. Qualche anno fa la mia parte emotiva avrebbe prevalso su quella razionale, ma ora non è più così. Purtroppo sono risultati positivi anche alcuni ragazzi della Primavera che dovevano venire con noi, sono convinto che faremo una grande partita ugualmente".
Le parole di Mihajlovic
"Dobbiamo fare la conta dei giocatori che avremo: Dominguez e Viola hanno recuperato, Sansone e Soumaoro non ci saranno perché non hanno il green pass" ha detto l'allenatore del Bologna. "L'onestà anche nel calcio paga sempre più della furbizia e domani dobbiamo dimostrarlo. Avremo 11 giocatori in campo e qualche cambio, spero che ci basti. Il nuovo protocollo? Giocare con 13 giocatori quarant'anni fa poteva andare bene. Ora con i 5 cambi per essere in regola dovremmo giocare a calcio a 7, ma le regole sono quelle".
"Stiamo maturando molto"
Mihajlovic continua: "Mercato? Mi aspetto che domani sia una bella giornata, che non ci siano più positivi e che si possa giocare. La squadra su cui dobbiamo rincorrere è il Sassuolo, anche se abbiamo dimostrato di essere superiori a loro. Stiamo maturando molto, vogliamo continuare a passi avanti anche perché ci sono state situazioni in cui abbiamo perso dei punti nonostante avessimo giocato meglio".
"Insigne? Non metto in dubbio la sua professionalità"
Infine, Sinisa Mihajlovic conclude parlando del suo collega avversario: "Con Mazzarri ho un bellissimo rapporto, all'inizio non lo conoscevo bene, guardavo l'immagine che dava all'esterno ma mi sono sbagliato. La decisione di Insigne? Non vedo perché uno non dovrebbe fare questa scelta, è un giocatore professionista che farà una nuova esperienza. Ma non metterei mai in dubbio la sua professionalità per questa scelta. E' più facile accettare che rifiutare".