"Aspettate, aspettate. Volevo salutarvi anche io". Poche parole, un messaggio sentito. A Bologna, ai tifosi del Bologna e ai bolognesi. A tutti coloro che gli sono stati e sono tuttora vicini.
Il Bologna oggi festeggia i 110 anni dalla nascita e il club ha richiamato al Dall'Ara le sue leggende del passato per una sfida con gli ex Real Madrid. Tutti in campo. Ma non poteva mancare il saluto di Sinisa Mihajlovic che prima della partita è comparso sui maxischermi per mandare il suo messaggio.
Vero, emozionante. Per essere vicino a chi gli è vicino. Il Dall'Ara in silenzio, poi l'applauso. Perché alla fine Miha non poteva mancare in questa serata.
"Mi dispiace non essere lì con voi, come sapete sono uscito ieri dall'ospedale e avevo tanta voglia di andare a casa e di vedere mia moglie e i miei figli. Perciò credo che mi scuserete per questo ma volevo ringraziarvi. A tutti i tifosi del Bologna, a tutta la società per tutto quello che avete fatto per me.
Per tutti i momenti in cui mi siete stati vicini e mi avete dato tanta forza in questo momento particolare in cui sto lottando contro questa malattia. Ma sono sicuro che stia andando tutto bene e sono sicuro che alla fine vincerò ed è anche grazie a voi e alla mia famiglia. Volevo anche salutare i ragazzi del Real Madrid, li ringrazio perché anche loro sono venuti a festeggiare i nostri 110 anni del Bologna. Deve essere un grande orgoglio per tutti i bolognesi.
Un saluto speciale ai miei due 'fratelli', Karembeu e Seedorf: vi voglio bene ragazzi. Adesso non voglio più rubarvi tempo, cominciate a giocare. Noi dobbiamo vincere come sempre e non fate cazzate. Auguri al Bologna, auguri a tutti noi. Vi voglio bene".