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Data: 06/12/2018 -

Manda all’aria la sua vita per il Boca: “Ho perso fidanzata, casa e lavoro”

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Che un derby non sia una partita come le altre, questo è un dato di fatto. Nei giorni che precedono la sfida si può respirare l’elettricità e la tensione dei tifosi nella città divisa in due e in palpitante attesa. Che poi il SuperClasico sia un derby ancor più sentito degli altri si è capito molto bene anche a causa degli ultimi fatti vergognosi accaduti qualche settimana fa nei pressi dello stadio Monumental.

Si potrebbe chiamare il derby dei derby. La partita dalle mille facce, novanta minuti che valgono una vita. E c’è chi pur di assistere dal vivo a quella che potrebbe essere considerata la partita del secolo, la sua vita l’ha completamente stravolta. Molti tifosi di Boca e River stanno facendo vere e proprie follie pur di essere presenti al Santiago Bernabeu di Madrid domenica 9 dicembre, quando andrà in scena il secondo e ultimo atto del derby infinito.

La storia di Cristian, il cui titolo potrebbe essere: “mollare tutto per una partita”, lascia sbalorditi. Lui, tifosissimo del Boca, quando ha saputo che la finale di ritorno di Copa Libertadores si sarebbe giocata a Madrid non ci ha pensato due volte a fare un grande sacrificio per seguire la sua squadra del cuore: “Il giorno stesso che si è cominciato a parlare della finale al Bernabeu, ancora prima che ci fosse l’annuncio ufficiale, io ho comprato il volo per Madrid. Ovviamente sono stato nervoso fino a che non hanno preso la decisione definitiva”. Ma c’è di più. Cristian ha letteralmente mandato all’aria la sua vita: “Mi sono lasciato con la mia fidanzata, ho lasciato la casa dove vivevo e devo fare il trasloco. Ma ho lasciato anche il lavoro per andare a vedere il Boca”.

In mano, dunque, gli è rimasto solo un biglietto aereo per la capitale spagnola. Niente compromessi dunque, e nemmeno ripensamenti. Più di qualcuno avrà pensato di farlo ricoverare d’urgenza, ma è lui stesso ad ammettere di essere malato…malato per la sua squadra. La decisione è stata presa con lucidità e consapevolezza. E il gioco potrebbe addirittura valere la candela: “Esagerato? Beh, se gli Xeneizes dovessero vincere, forse ne sarà valsa la pena”.

Chissà che oltre alla vittoria dei suoi, la decisione di Cristian di mollare tutto non porti qualcosa di ancor più positivo nella sua vita. Perchè se, come si dice, quando si chiude una porta si apre un portone, allora questo tifoso “malato” e stravagante può stare molto tranquillo.



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