Nella vita ci vuole coraggio e un ragazzo del 2005, di nome Jake Daniels ne ha dato dimostrazione. Basta pregiudizi, basta bugie. In un mondo in cui dovrebbe essere normale non aver paura di essere se stessi, l'attaccante del Blackpool ha deciso di fare coming out: "Voglio che le persone conoscano il vero me. Ho pensato a lungo su come farlo, quando farlo. Sono pronto a essere me stesso, essere libero e avere fiducia in tutto. Probabilmente avevo cinque o sei anni quando ho capito di essere gay. Quindi è da molto tempo che convivo con questa bugia. A quell'età non pensi davvero che il calcio e l'essere gay non si mischino. Voglio solo tirare fuori tutto e che le persone ascoltino la mia storia".
Classe 2005, britannico di Bispham (villaggio costiero a nord di Blackpool), Daniels gioca nel Blackpool, nella seconda serie inglese. Un ragazzo di prospettiva che si è messo in mostra con le giovanili del club arancione. Nel 2021/2022 è sceso in campo con la prima squadra in una sola occasione, il 7 maggio contro il Peterborough.
Jake Daniels fa coming out: la lettera
Così Jake Daniels, attaccante del Blackpool sui social: "Pensi solo che un giorno, quando sarai più grande, avrai una ragazza, cambierai, e andrà tutto bene. Ma quando invecchi ti rendi conto che non puoi semplicemente cambiare. Non funziona così. Ho avuto delle ragazze in passato, per cercare di far credere a tutti i miei amici che fossi etero, ma è stata solo un'enorme bugia. Non voglio più mentire. Per molto tempo ho pensato che avrei dovuto nascondere la mia verità perché volevo essere, e ora lo sono, un calciatore professionista. Mi sono chiesto se dovevo aspettare fino alla pensione per fare coming out. Nessun altro giocatore professionista in attività lo ha fatto. Tuttavia, sapevo che ciò avrebbe portato a mentire e a non essere in grado di essere me stesso o di condurre la vita che voglio".
"Il nostro capitano mi ha detto che è orgoglioso di me. Non avrei dovuto preoccuparmi delle reazioni. Ho ricevuto così tanti messaggi che dicevano: 'Siamo orgogliosi e siamo solidali'. È stato fantastico. Anche il Blackpool è stato assolutamente grandioso. Sono con loro ogni giorno e mi sono sentito al sicuro. I miei compagni di squadra sono stati tutti così solidali al riguardo e tutti mi hanno sostenuto. Quando lo dissi a mia mamma e a mia sorella, il giorno dopo abbiamo giocato ad Accrington e ho segnato quattro gol, giusto per capire quale peso mi fossi tolto dalle spalle".
Coming out, i precedenti nel calcio
Daniels è il primo giocatore in attività nel Regno Unito a dichiararsi omosessuale dai tempi di Fashanu, dal 1990. Recentemente anche un calciatore della Premier League, rimasto anonimo ha deciso di confessare di essere omosessuale ad Amal Fashanu, rivelando di essere stato costretto a chiedere aiuto a uno psicologo, per il timore di come avrebbero reagito i tifosi avversari alla sua rivelazione. Tra i più noti anche Josh Cavallo, libero del "peso" che portava da tempo.
Tra gli "italiani" a battersi, Ekdal della Samp: lo svedese parlò ad un evento a Bruxelles per sensibilizzare sul tema dell’omofobia e combattere la discriminazione i confronti della comunità Lgbt: “Come giocatore professionista ritengo essenziale contribuire a sensibilizzare il pubblico europeo sul tema della omofobia. Nel calcio solo otto giocatori si sono dichiarati omosessuali. Molti altri vorrebbero farlo, ma non si sentono liberi per paura delle reazioni negative. Questi giocatori si sentono obbligati a nascondersi, fuggire e vivere nella paura. Bisogna reagire e usare l’istruzione come una forza per un cambiamento positivo. In un mondo ideale nessuno dovrebbe sentirsi a disagio nel dichiararsi omosessuale, che sia nella vita o nel calcio”.