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Bentornato a casa Cataldi: il figlio della Lazio ha riconquistato l’Olimpico

Bentornato a casa, Danilo: firmato Curva Nord. L’applauso convinto dopo il gol ha rappresentato una mano tesa, un plateale gesto di riconciliazione dopo un lungo litigio, un po’ come succede in famiglia, dove gli addii sono sempre più dolorosi. Così come è successo a Danilo Cataldi, figlio della Lazio, nato e cresciuto in biancoceleste e costretto poi a cercare il rilancio altrove. Il gol come liberazione, per riabbracciare un popolo che l’ha coccolato e poi contestato, fino al punto di non volerlo più.

“Per uno come te non c’è più posto alla Lazio”, qui niente metafora, il messaggio era a chiare lettere: un comunicato della Curva Nord indirizzato a Cataldi datato 18 aprile 2017. Il motivo? Un’esultanza plateale del centrocampista dopo il gol di Pandev nel pareggio con il Genoa al Ferraris. La rottura è nata lì e non si era più ricomposta, ci voleva un gol nel ‘suo’ Olimpico per far tornare il sereno. La stessa casa che lo ha fischiato, rinnegato e ora riabbracciato. Ancora più forte, così come si fa come un fratello.

Tra un super Immobile e la sfida a distanza tra i fratelli Milinkovic-Savic è spuntato Cataldi, protagonista a sorpresa del 4-1 rifilato dalla Lazio alla Spal. Tornato alla base in estate, quasi in silenzio, sempre con la valigia in mano pronto a partire altrove. Alla fine è rimasto e ha scalato le gerarchie, gli infortuni di Badelj e Lucas Leiva gli hanno regalato un’occasione d’oro. Prima da titolare in campionato e siluro che ha impietrito Vanja. “Si meritava una giornata così”, ha ribadito Inzaghi in conferenza stampa.

Alla Lazio è arrivato quando aveva 12 anni, ci ha messo poco a conquistare tutti. Romano, laziale, forte. Aveva tutto per diventare grande in biancoceleste. Nelle giovanili ha vinto tanto, in prima squadra si è imposto con facilità. Punto di riferimento e già capitano, tutto in giovanissima età. Forse troppo presto, perché l’entusiasmo si è spento in fretta. Cataldi si è perso nel percorso di crescita, alla Lazio non era più riuscito a ritrovarsi.

Per questo ha deciso di cambiare aria: prima il Genoa, poi Benevento. Stagioni così e così, gli serviva respirare l’aria di casa per ritrovarsi ancora. A Roma è tornato in punti di piedi, con la Spal ha fatto la voce grossa. Umiltà e voglia di mettersi in gioco, così Cataldi vuole riprendersi la Lazio. La strada è lunga, ma l’inizio è stato dei più convincenti. Intanto l’Olimpico lo ha riaccolto nel modo migliore: bentornato a casa, Danilo.