"Lo 0-0 con la Juventus ha ribadito problemi che sembravano superati dopo la straordinaria vittoria di Madrid. II Milan non riesce a darsi una continuità di risultati, vive di sbalzi che non fanno bene all'ambiente, si perde in errori o in amnesie, come invece è capitato sabato. Ma la Champions può fargli bene, è potenzialmente la sua medicina". L'impegno europeo come possibilità di riscatto: così Rafa Benitez ha fotografato il periodo del club rossonero. Non solo Milan: l'allenatore spagnolo - intervistato a La Gazzetta dello Sport - ha parlato anche dell'Inter e di Simone Inzaghi.
Benitez: "Se ritrova Leao e un equilibrio..."
L'allenatore spagnolo ha analizzato il momento dei rossoneri, tra alti e bassi e una stabilità da ritrovare: "Ha un calendario che non può dirsi facile, non lo è mai a certi livelli, ma neanche impossibile. Ha lo Slovan prima, poi Stella Rossa e Girona a San Siro, infine la trasferta a Zagabria. Senza voler semplificare, se ritrova Leao e un equilibrio che sparisce e poi ricompare, è nella condizione ideale per fare dodici punti. Fonseca non avrà Morata, ma l'organico può sopperire". E sul percorso in Champions League: "E con l'en plein, non è improbabile pensare di rientrare tra le prime otto: il distacco di tre punti sta in una partita. Si può fare".
"Inzaghi non tradisce mai e sa tenere altissima l'attenzione"
Un tuffo nel passato per Rafa Benitez, che ha fatto il punto sulla sua ex squadra, l'Inter, analizzando le insidie in Champions League: "Vince in scioltezza in campionato, però il Lipsia è un'insidia, nonostante le tre sconfitte nelle ultime quattro partite. Delle tedesche non bisogna mai fidarsi, lo sa benissimo Inzaghi, che ha l'opportunità di mettersi in condizione di ulteriore vantaggio".
Sul rendimento della fase offensiva e su Simone Inzaghi: "Gli attaccanti stanno benissimo, come dimostrato a Verona, e anche i sostituti dei titolari hanno dato risposte convincenti: all'orizzonte ci sono altre sfide delicate, non è possibile allentare per un attimo e i campioni d'Italia lo sanno, perché Inzaghi non tradisce mai e sa tenere altissima l'attenzione".