L'infanzia con Mahrez, il Futsal e il soprannome "Benyebut": tutto su...
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Data: 05/10/2022 -

Ben Yedder fa (ancora) tripletta: la sua storia tra l'infanzia con Mahrez e il Futsal

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Un'infanzia difficile, il Futsal fino all'adolescenza e la consacrazione tra Spagna e Francia: tutto su Ben Yedder, attaccante del Monaco
Un'infanzia difficile, il Futsal fino all'adolescenza e la consacrazione tra Spagna e Francia: tutto su Ben Yedder, attaccante del Monaco

Uno "scavetto" con il sinistro, un destro potente all'incrocio dei pali e un gol su calcio di rigore, il ventiduesimo segnato su ventiquattro calciati con il Monaco in Ligue 1. Quella contro il Nantes è una tripletta - la quinta nel campionato francese - che porta Wissam Ben Yedder a diventare il terzo calciatore ad averne segnate tre in cinque o più partite del campionato francese, dietro soltanto a Ibrahimovic e Mbappe (7). "Bisogna inseguire il successo, ho sempre creduto in me ed è stata questa la chiave", aveva dichiarato in un'intervista all'UEFA nel 2017, prima di segnare una doppietta nella storica rimonta del Siviglia contro il Liverpool da 0-3 a 3-3.

Nato come Mahrez a Sarcelles, uno dei sobborghi peggiori di Parigi, Ben Yedder è cresciuto lì insieme al calciatore del Manchester City, suo "compagno di strada" durante un'infanzia difficile. A Sarcelles, in quel periodo, i figli di migranti africani subivano continue violenze: per questo motivo i suoi genitori decisero di trasferirsi a Garges-les-Gonesse. È qui che Ben Yedder comincia a giocare calcio. 

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Dagli inizi per strada al Futsal: l'infanzia di Ben Yedder

Le prime esperienze calcistiche di Ben Yedder non sono però in un settore giovanile professionistico o in una qualsiasi scuola calcio. L'attaccante francese inizia per strada insieme a Riyad Mahrez, appunto. Ben Yedder ricorda sempre con affetto quei momenti: le urla della mamma per i continui ritardi la sera, i tornei di calcio tra un quartiere e l'altro e la determinazione già da ragazzino di voler giocare con i più grandi per migliorare. Tutte esperienze che il francese ha più volte definito "educative per il futuro". È qui che comincia ad affinare la propria tecnica di base e il senso del gol, a mettere in pratica la rapidità nel breve: tutte caratteristiche oggi contraddistinguono il Ben Yedder calciatore professionista. 

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A 10 anni inizia a giocare in una scuola calcio locale, l'FCM Garges. La voglia di arrivare al successo e di riscatto dopo un'infanzia in un difficile contesto sociale sono da subito evidenti. Una volta, dopo aver messo il gesso alla gamba destra per una distorsione, si presentò all'allenamento per giocare soltanto con il piede sinistro e migliorare, piuttosto che guardare i compagni in attesa di guarire.

Passione e determinazione che portano Ben Yedder a 15 anni alla decisione di alternare calcio a 11 e Futsal, giocando sia con l'FCM Garges, sia con il Garges Lamartine anche con discreti risultati, avendo ottenuto un paio di convocazioni con le selezioni giovanili francesi. Grazie al Futsal ha più volte dichiarato di essere migliorato con il piede sinistro, ma anche nella freddezza sottoporta e nella bravura di trovare spazio in area anche dove spazio non c'è. Il secondo gol contro il Nantes insegna.

L'UJA Alfortville, il Tolosa e la consacrazione definitiva

Nel 2006, grazie anche alla finale del Mondiale raggiunta dalla Francia, decide di dedicarsi esclusivamente al calcio. Così, nel 2007, si trasferisce a Saint-Denis, dove gioca poco più di un anno nelle giovanili prima di ricevere una chiamata dall'UJA Alfortville, in quarta divisione francese. François Sylva, il suo ex allenatore al Saint-Denis, dichiarò a Le Parisien che Ben Yedder, dopo aver saputo della proposta dalla D francese, lo chiamò e gli chiese: "Non sono fisicamente pronto ad andare lì, può aiutarmi?". A conferma della voglia e della determinazione. L'ambientamento dura poco, perché da subito l'attaccante francese fa la differenza, raggiungendo a nemmeno vent'anni la doppia cifra di assist e gol e ricevendo dopo nemmeno un anno la proposta del Tolosa, in Ligue 1.  

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Dopo due stagioni complicate a livello realizzativo, tra il 2012 e il 2016 segna 70 gol in 163 presenze in tutte le competizioni con la maglia del Tolosa, raggiungendo sempre la doppia cifra in campionato. Nel 2017 si trasferisce così in Liga con il Siviglia, dove in tre anni non scende mai sotto i 18 gol stagionali e dove riesce a ottenere anche la prima convocazione con la Francia. In tanti, però, lo ricordano per la doppietta - da subentrato - a Old Trafford che ha portato il Siviglia ai quarti di finale di Champions League.

Nel 2019 torna in patria con il Monaco, dove gioca ancora oggi. Con la tripletta segnata domenica è diventato il quinto miglior marcatore della storia del club francese con 78 gol e adesso punta Radamel Falcao, al quarto posto a quota 83. Numeri che comunque ci ritroveremo presto ad aggiornare, perché se già dai tempi del Futsal il suo soprannome è Benyebut ("but", in francese, vuol dire "gol"), un motivo ci sarà. 

Tags: Ligue 1



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