Terminato l’isolamento imposto dalla DFL, da lunedì 6 aprile la Bundesliga è tornata a muoversi sul campo. Come diverse squadre della massima serie tedesca, anche il Bayern Monaco ha ripreso ad allenarsi con degli accorgimenti: gruppi di lavoro massimo da quattro persone e l’invito di evitare di fare la doccia nel centro sportivo, ma farla a casa.
Sull’emergenza coronavirus e sulla ripresa degli allenamenti si è soffermato Karl-Heinz Rummenigge, presidente dei bavaresi, che ha commentato la situazione sulle pagine del Corriere della Sera.
“Il calcio tedesco soffre e aspetta, come tutti del resto. Da una settimana abbiamo il permesso di fare allenamenti in piccoli gruppi. L’umore dei ragazzi è migliorato notevolmente quando sono arrivati al centro sportivo e hanno potuto interagire di persona”.
Un’unità d’intenti tra diverse parti per far sì che il calcio possa ripartire senza alcun rischio, è questa la linea che stanno seguendo in Germania. “Come lega abbiamo istituito una task force medica, che resta in contatto quotidiano con la politica. Due volte a settimana vengono a fare il tampone ai calciatori”.
L’ex attaccante dell’Inter, infine, ha commentato la solidarietà della sua squadra, che ha subito detto “sì” alla proposta di ridurre lo stipendio di ogni componente della rosa del 20%. “Una situazione del genere non era mai stata vissuta prima d’ora. A nessuno piace perdere una parte del proprio stipendio, ma in questo momento la solidarietà è la cosa più importante”.
L'intervista completa sulle pagine del Corriere della Sera