Che la Serie D sia una vetrina per parecchi giovani di prospettiva non è un segreto. Nella stagione in corso chi si sta mettendo particolarmente in mostra è un ragazzo non ancora maggiorenne, che sta stupendo nel girone B. Gioca con la maglia della sua cità, il Piacenza, con cui è cresciuto nelle giovanili fino all'esordio in prima squadra. Il classe 2006 ha raccontato ai microfoni di SerieD24.com la sua stagione e non solo. Dal rapporto con uno zio noto come Fabio Paratici, fino agli obiettivi col Piacenza e i sogni per il futuro. Il suo viaggio è appena cominciato.
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La favola di Bassanini: "Quando ho sentito il primo coro per me stavo per piangere"
Per il prodotto del vivaio biancorosso il sogno di giocare in prima squadra si è realizzato a stagione in corso, dopo un brillante avvio con la Juniores Nazionale. A dargli fiducia è stato Stefano Rossini, subentrato, proprio dall'U19, al posto di Massimo Maccarone sulla panchina della prima squadra: “L’esordio è stato una sorpresa. Eravamo al ristorante prima della partita. Rossini ha portato tutta la squadra in una sala per dire la formazione e ho visto il mio nome sul foglio. L’ho scritto subito a mia mamma“.
Dopo 7 partite, con già due gol segnati, il giovane esterno offensivo è già enrato nel cuore dei tifosi: "La prima volta che ho sentito un coro per me non dico che sono scoppiato in lacrime, perché ero stato sostituito da un minuto e avevo ancora l’adrenalina della partita, però gli occhi lucidi mi sono venuti. È un sogno che la Curva Nord canti il mio nome“.
Bassanini: "Mi vedo in C col Piacenza. Il mio sogno? Juve o Samp"
Il giovane, fresco di firma sul primo contratto fino al 2026, non si nasconde sugli obiettivi: "Dove vedo il Piacenza a fine anno? In Serie C. Il nostro obiettivo è vincere il campionato". Sui sogni poi non ha dubbi e ammira le squadre che hanno caratterizzato la carriera da dirigente di suo zio Fabio Paratici: “Mio zio l’ho visto a Natale e mi fa sempre i complimenti.Se dovessi dire qual è il mio sogno sarebbe la Juventus o la Sampdoria, perché sono molto legato anche a queste due squadre“. Adesso lo attende il girone di ritorno col Piacenza e poi chissà. Di certo il coraggio di sognare non gli manca.