Il 7 febbraio è una data che porta fortuna a Musa Barrow. Un anno fa, all'Olimpico di Roma, segnava la sua prima doppietta in Serie A, contro i giallorossi. Oggi la storia si è ripetuta, ma al Tardini contro il Parma. Il risultato è lo stesso, con il Bologna che è riuscito a portare a casa i tre punti, ma a cambiare è stato Musa.
La metamorfosi
Da esterno a punta centrale. Se prima, a Bologna, era stato impiegato da attaccante centrale solo saltuariamente, adesso Barrow è diventato stabilmente il punto di riferimento del reparto avanzato del Bologna. "Mihajlovic mi ha aiutato tanto" spiega il gambiano; "stiamo lavorando ogni giorno su certi aspetti e su certi movimenti" risponde l'allenatore.
E i primi frutti di quanto seminato nelle ultime settimane si stanno vedendo. Anche il gol di testa, un colpo nel repertorio di Barrow che mancava da quasi un anno. La doppietta contro il Parma, però, è stata importante soprattutto per sbloccare un meccanismo che si era inceppato sul dischetto del rigore del Picco di La Spezia con il rigore sbagliato contro la formazione di Italiano.
Da quel giorno, il 16 dicembre, Barrow non era più riuscito a segnare. Sette partite di digiuno, oggi il sorriso e la gioia nel derby emiliano, conquistando tre punti che allontano la zona retrocessione. Il tutto nel segno del 7 febbraio, il giorno fortunato di Musa.