Lazio, Baroni: “Preferisco un sistema che esalti le caratteristiche di ciascuno”
Le parole dell’allenatore biancoceleste su questo inizio di stagione
La Lazio sta sorprendendo tutti in questa prima parte di stagione. Primo posto in Europa League e in piena lotta per le posizioni nobili in Serie A. Buona parte del merito è di Marco Baroni: l’allenatore biancoceleste è intervenuto a Lazio Style Radio.
Lazio, le parole di Baroni
L’allenatore biancoceleste ha esordito parlando della propria squadra: “In una squadra è fondamentale distinguere tra gruppo e squadra. Un gruppo si basa su responsabilità individuali, mentre una squadra condivide obiettivi e responsabilità collettive: si vince e si perde insieme. Per un allenatore, il segreto è far coincidere gli obiettivi individuali con quelli di squadra, valorizzando le qualità di ogni giocatore. Non impongo un mio modello di calcio, ma costruisco un sistema che esalti le caratteristiche di ciascuno, moltiplicando le energie. I giocatori hanno bisogno di soluzioni, non di problemi: spetta all’allenatore risolverli”.
Sul modo di rapportarsi con i giocatori: “C’è una differenza fondamentale tra una scelta razionale e una istintiva, che dipende dal lavoro quotidiano sul campo. Ogni giocatore agisce guidato dal proprio bagaglio di esperienza, rendendo l’istinto una conseguenza di ciò che ha imparato. Quando dico che un giocatore va “costruito,” intendo che, pur mantenendo il suo istinto, deve ampliare il proprio bagaglio attraverso il lavoro, senza sovraccaricarlo di pensiero. Durante la partita, posso offrire supporto individuale o dare indicazioni, ma con il rumore di 50 mila persone, è difficile che i segnali dall’esterno arrivino. I giocatori devono già conoscere le soluzioni sul campo”.
Sulla tattica: “Quando prepariamo un piano partita, con lo staff prevediamo varianti che i giocatori possano riconoscere e applicare in campo. Negli spogliatoi, durante l’intervallo, concedo alla squadra 5-6 minuti per recuperare le energie prima di intervenire con correttivi mirati, utilizzando al massimo 3-4 minuti. Mostriamo 3-4 immagini per evidenziare cosa correggere o rafforzare. L’intervento deve essere chirurgico, basato su nozioni già acquisite, focalizzandosi solo su ciò che serve davvero. Anche il linguaggio è cruciale: chiaro, diretto e coerente, sia nelle parole che nel linguaggio del corpo”.