Centotredici minuti di gioco. No, non è una partita dello scorso Mondiale in Qatar, ma la prima del campionato di Serie B tra Bari e Palermo. A leggere il risultato, lo 0-0 potrebbe ingannare i meno attenti. Per chi l’ha guardata e vissuta, invece, è stato come giocarla. Il coinvolgimento emotivo causato dalle due squadre, in un match carico di tensione e agonismo, ha rappresentato il perfetto spot per la Serie B. Zero gol sul tabellino, ma in campo è accaduto tutto ciò che poteva capitare.
Dal VAR alla doppia espulsione: il racconto di Bari-Palermo
Per i tifosi presenti allo stadio San Nicola, Bari-Palermo ha rappresentato un vero e proprio déjà vu, capace di riportare a 365 giorni fa. In quell’occasione, le due squadre si affrontarono nella seconda giornata di Serie B, accendendo le prime luci stagionali del San Nicola. Questa volta, invece, inaugurano ufficialmente la stagione nell'anticipo del venerdì sera. E basta un solo minuto per vedere tutti i nuovi di entrambe le squadre protagonisti. Prima l'attacco biancorosso, con una triangolazione tra Sibilli, Diaw e Nasti, sventata da Pigliacelli. Poi è Vasic a impensierire dalla distanza Brenno, che quasi sfiora l'autogol facendosi scappare dal pallone, venendo poi bloccato dal palo.
La gara procede ad alti ritmi da una parte e dall'altra, facendo brillare soprattutto Sibilli e Brunori. Ma nel secondo tempo quella che sembra una sfida equilibrata inizia a vibrare sui fili dell'alta tensione, scatenata soprattutto dal Bari. Dopo cinque minuti Maita interviene duramente su Vasic, venendo inizialmente ammonito e poi espulso dopo l'on-field review da parte di Maresca. "Ai miei tempi quei falli erano stra-tollerati, ora non si può fare più nulla", dirà più tardi Mignani in sala stampa.
È lo stesso arbitro napoletano a salire in cattedra durante tutto il secondo tempo, con i suoi cartellini gialli spesso indirizzati ai giocatori di Mignani. Ma il VAR è il vero protagonista, quando al 65' reindirizza Maresca verso il monitor, costringendolo a ravvisare un rigore inizialmente sfuggito per fallo di Di Cesare su Brunori. Il capitano biancorosso viene espulso per doppia ammonizione; tuttavia, pochi istanti dopo i fischi del San Nicola si trasformano in un boato grazie al tiro dagli undici metri fallito da Di Mariano. Ed è solo il prologo di ciò che accade nel finale.
Il finale thriller e i 15 minuti di recupero
Rimasto con soli nove uomini in campo, il Bari è costretto a compattarsi dopo i cambi di Mignani, che inserisce prima Zuzek e poi Pucino, oltre a regalare a Menez ed Edjouma l'esordio in una gara ufficiale. Intanto i 23.000 tifosi presenti al San Nicola iniziano ad accendersi sempre di più, lottando insieme agli stessi giocatori in campo ed esultando per ogni contrasto vinto.
I riflettori, però, puntano sempre sull'area dei biancorossi, dove il Palermo attacca senza sosta. Brenno questa volta si fa perdonare per la defaillance sfiorata in precedenza, murando al minuto 86 Brunori nell'area piccola ed evitando così il gol dello svantaggio. Non può nulla, però, sullo stesso numero 9, quando dopo un lungo recupero fatto di assalti e impeti offensivi viene servito da Buttaro, spingendo il pallone in porta. Un altro déjà vu si palesa al San Nicola. Riporta a quel finale horror di Bari-Cagliari, quando Pavoletti schiacciò il tasto muto sui 60.000 tifosi presenti.
Ma questa volta il silenzio assordante dura solo un minuto, perché il VAR è ancora una volta decisivo e segnala il fuorigioco di Brunori. E così la partita si chiude sullo 0-0 dopo 15 minuti di recupero nel secondo tempo e un tempo di gioco totale che sfiora i 113'. Un pareggio che vale come una vittoria per gli uomini di Mignani. E soprattutto, un tripudio di emozioni per gli spettatori. I fantasmi di quell'11 giugno sono stati finalmente scacciati e Bari è tornata a cantare. Ed è solo l'inizio per questa Serie B.