“Ci sentiamo pronti con quello che abbiamo e quello che abbiamo preparato. Lo spirito è quello di avviare il campionato con una partita importante. Per costruire ci vuole tempo, da quando sono qui la società ha dimostrato che vuole costruire. Ora siamo all’inizio e dare valutazioni e giudizi in questo momento ha poco senso”. Michele Mignani e il Bari sono pronti all’inizio del campionato di Serie B: appuntamento venerdì sera alle 20.30 al San Nicola contro il Palermo. Partita che si gioca a quasi un anno di distanza dall’ultima volta. Era il 19 agosto e terminò 1-1. “Sotto l’aspetto formativo una stagione in panchina in B a Bari è stato un motivo di crescita personale - ricorda l’allenatore - lavorare con giocatori sempre più evoluti comporta che tu ti debba sempre aggiornare, quindi direi che è stato un anno molto importante e positivo. Non mi sento di essere diventato un allenatore eccezionale ma ho la consapevolezza del percorso che ho alle spalle”.
Bari, le parole di Mignani
Nel Bari potrebbe esserci spazio per gli ultimi arrivati. “Brenno, Edjouma e Diaw sono in buone condizioni e sono nello stato di forma che può consentirgli di partire dall’inizio. Brenno titolare? Il ragazzo è pronto, ha un ruolo che forse ha bisogno di meno tempo rispetto agli altri per entrare in squadra. Edjouma? Siamo convinti che sia il giocatore del quale avevamo bisogno ma credo che ci vorrà poco perché io capisca lui e lui capisca noi. Può essere paragonato a Folorunsho come tipologia di giocatore. Diaw ha fatto bene in questa categoria, ha caratteristiche che si sposano con le nostre idee”. Rispetto al ko di Coppa Italia contro il Parma, sono previsti dei recuperi. Li annuncia Mignani: “Menez ha smaltito un problema muscolare, rispetto ai suoi compagni di squadra ha meno giorni di allenamento ma credo di poterlo considerare disponibile. Scheidler sta benissimo, non mi risulta che sia fuori dal progetto a meno che, come può succedere nel calcio, non arrivi una richiesta e il ragazzo chieda di andare da un’altra parte. Crediamo in lui, ha un anno in più di esperienza e conoscenza e lo vedo in miglioramento. Se ci aspettiamo che calci in porta 4-5 volte a partita, non ha queste caratteristiche ma sa trattare e pulire il pallone. Maiello sta molto meglio”.
Rispetto a un anno fa, il Bari non è atteso ai nastri di partenza come la sorpresa del campionato. “Le attese non mi condizionano, pensare di deprimersi per una sconfitta in Coppa Italia per me è illogico - precisa Mignani - due anni fa perdemmo contro la Fidelis Andria e a fine anno vincemmo il campionato. Si riparte da zero, è un campionato diverso rispetto allo scorso anno. Gli esami per un allenatore? Sono tutte partite che affrontiamo e i risultati che otteniamo. Io a differenza di tanti mi pongo un solo obiettivo: fare il meglio rispetto a quel che è nelle mie possibilità. Parto e cerco di arrivare per primo però poi ci sono gli avversari. So benissimo e capisco che una piazza come Bari ha l’obiettivo di andare nella categoria superiore ma perché avvenga occorre che tutti facciano il meglio”.
Fari puntati poi sull’avversario: “Hanno mantenuto buona parte dell’organico dell’anno scorso e lo stesso allenatore, hanno fatto una buona partita in Coppa a Cagliari. Corini è bravo, preparato e conosco la bontà della loro rosa. Corini vuole venire a vincere a Bari? Non credo potesse avere ambizioni diverse, ogni allenatore vuole vincere. Vale anche per me e per la nostra squadra, vogliamo iniziare con una vittoria”.