Bari, Di Cesare più forte del tempo che passa: a 39 anni e mezzo segna, difende e si diverte come un ragazzino
Luca Guerra 11 Dicembre 2022De Laurentiis: “Un mostro”. Mignani: “Mi fa sorridere e mi fa arrabbiare”

Il rinnovo estivo e il corso da direttore sportivo con Mirco Antenucci
Fino alla scorsa estate, quella delle riflessioni. “Smettere? Fa paura ma ci penso spesso” ammetteva Di Cesare nel corso di una diretta Facebook di fine aprile con Gianluca Di Marzio. La promozione del Bari in B era storia recentissima, il futuro era tutto da scrivere. Il capitano, però, un sogno per chiudere la carriera lo aveva: “Terminare con il campionato di B”. Un messaggio recepito dal direttore sportivo Ciro Polito. Contratto firmato a cifre ridotte per un giocatore del suo peso. E all’idea che potesse fare da chioccia per i giovani, magari accettando un ruolo da subentrante, avevano creduto in pochi. Sicuramente lo aveva fatto chi non conosce bene questo ragazzo di 39 anni che si infuria anche se perde in partitella.

“Mi chiamano pagliaccio in spogliatoio – raccontava su LaCasadiC.com – mi piace fare gli scherzi e soprattutto a Terranova perché è molto permaloso. Ci divertiamo con poco”. Di sicuro con lui quest’anno si stanno divertendo poco gli avversari. Guardare i numeri per credere: i cinque clean sheets stagionali del Bari sono arrivati tutti con Di Cesare in campo, titolare 17 volte su 20 partite tra campionato di B e Coppa Italia. “Valerio mi fa sorridere ed arrabbiare – ci scherza su Mignani – in certe situazioni la spazza prematuramente oppure parte via palla al piede ma non si può non riconoscere la forza del ragazzo. La mamma lo ha dotato di fisicità sopra la media”. Così il capitano del Bari che studia da direttore sportivo con il compagno di squadra Mirco Antenucci (“Perché mi piace seguire le partite e studiare i giovani”) ha tempo per decidere cosa fare da grande. Il campo dice che lì, nel cuore della difesa, è ancora casa sua. Di questo passo, oltre che capitano nel presente sarà anche…Capitan Futuro.