Quest'oggi, in casa Barcellona, c'è stata la conferenza stampa del presidente blaugrana Joan Laporta. Tra gli argomenti trattati: la situazione economica del club; il ritorno dei tifosi al Camp Nou e i lavori allo stesso stadio appena ultimati; infine, un commento su una lettera dell'ex presidente Bartomeu, che in dieci punti ha condannato il mandato 2003-2010 proprio con Laporta presidente.
"Questa conferenza stampa è stata convocata per contestualizzare alcune situazioni - ha iniziato il presidente Laporta. Quello che voglio far capire è la situazione economica che abbiamo trovato nel club. Sono dati numerici che cercherò di rende comprensibili a tutti. Appena arrivati al club, abbiamo chiesto un prestito ponte di 80 milioni di euro concesso da Goldman Sachs perché altrimenti non avremmo potuto pagare le buste paga".
I guai economici del Barça
Tra stadio, intermediari dei giocatori, Covid e altri problemi lasciati in secondo piano per troppo tempo, il Barcellona adesso si ritroverà a vivere il momento più difficile della sua storia, economicamente parlando.
"Alla chiusura dell'anno, il closing ha registrato perdite per 481 milioni di euro. Sono 1.136 milioni le spese e 655 milioni le entrate, che vengono verificate e presentate. L'impatto del Covid vale 91 milioni".
"Abbiamo un capitale circolante negativo con 553 milioni. La differenza tra quello che dobbiamo e quello che ci è dovuto è un negativo di 553 milioni".
In chiusura di conferenza, poi, tornando sul discorso economico-finanziario del club, il presidente ha voluto rassicurare sull'integrità di un piano per risanare il club: "Spero che la nostra economia ritorni sana tra un paio d'anni"
I lavori svolti al Camp Nou
"Avevamo riscontrato che bisognava fare lavori urgenti per riparare il Camp Nou: in un rapporto del 2019 era indicato che, se non fossero state svolte delle riparazioni, ci sarebbe stato un rischio serio per i tifosi. Le riparazioni hanno comportato una spesa di 1,8 milioni e, grazie alla rapidità degli interventi, questa domenica siamo riusciti ad aprire l'impianto".
"Voglio anche evidenziare l'atmosfera dello stadio. È entrata un'aria nuova che tutti stavamo aspettando. Erano quasi 30mila quelli che sono venuti a fare il tifo, si è visto chiaro il loro desiderio di esultare. La squadra li ha accontentati".
La replica alla lettera di Bartomeu
In sintesi, Josep Maria Bartomeu - presidente del Barça dal 2014 al 2020 - ha condannato l'operato di Laporta nel suo mandato precedente (2003-2010) con una lettera divisa in dieci punti.
L'attuale presidente Laporta l'ha commentata così: "Ho ricevuto una lettera da Bartomeu e l'ho letta attentamente. È piena di bugie, è un tentativo di giustificare una leadership ingiustificabile. Un disperato tentativo di sfuggire alla responsabilità di aver approfittato dello stato convulso del Barça".
"Non sono assolutamente d'accordo con le cifre date da Bartomeu. Quando parlo di cercare di sfuggire alla responsabilità lo dico perché Bartomeu sostiene che il suo team non sia responsabile per l'anno fiscale 2019/20: invece, sono responsabili fino al 17 marzo 2021. Nessuno sfuggirà alle proprie responsabilità. A marzo 2021, il debito del club era di 1.350 milioni di euro: dal loro budget mancavano 320 milioni"
"Addio Messi, grazie ai nostri senatori"
Un appunto, poi, Laporta lo ha voluto fare tornando sulla cessione di Lionel Messi al PSG e ringraziando ancora i big della squadra che hanno tagliato il loro ingaggio per il club.
"Durante la sua presentazione l'ho visto felice. Merita di esserlo, lui e tutta la sua famiglia. Ora forse saremo rivali. La motivazione da parte nostra è massima. Il nostro spogliatoio è forte, motivato e impegnato, lo vedo. Quello che posso dirvi su Leo è che abbiamo fatto tutto il possibile per tenerlo con noi, entro le possibilità finanziarie del club".
"Per il taglio degli stipendi: abbiamo già risolto con Piqué, per il quale apprezzo molto la predisposizione. Ci sono giocatori che non sono solo calciatori: nel caso di Piqué, parliamo di un giocatore che soprattutto ama il Barça. Poi, anche Jordi Alba, Busquets e Roberto si stanno comportando molto bene: raggiungeremo presto un accordo, che gli riconosceremo".