Che Philippe Coutinho sia l'uomo di questo mercato invernale di dubbi non ce ne sono. L'ormai ex Liverpool ha sposato la causa del Barcellona e in serata si è raccontato a Barça TV, tra presente, passato e aneddoti: "Sono una persona tranquilla che lavora molto per conseguire i propri sogni e ciò che desidera. La famiglia non solo è importantissima per me ma è la base di tutto: mia moglie e mia figlia che sono sempre con me e i miei genitori che sono sempre stati al mio fianco. Siamo tutti molto felici del Barcellona. Mio papà ha sempre lavorato duramente per non farci mancare niente e mia mamma a casa si prendeva cura della famiglia. Ho due fratelli: uno che già da tempo viveva fuori casa e l’altro invece è rimasto con noi per molto tempo. Il calcio era la nostra vita fin da quando iniziai col Futsal nel Vasco da Gama a 6 anni. I miei erano presenti ad ogni mia partita".
Sulla sua carriera e gli inizi all'Inter: "Ho iniziato a capire che sarei diventato professionista quando ho firmato il mio primo contratto con un club europeo all'età di 16 anni, l'Inter, ma ero molto giovane. È stato difficile per un giovane che proveniva da un'altra cultura. Andai in Italia con i miei genitori e la mia ragazza, che ora è mia moglie. Milano sembrava molto grande, la squadra aveva molti campioni. È stata un'esperienza molto positiva, ma difficile. Se fossi andato da solo sarei morto ... Avevo bisogno del suo sostegno e la famiglia era al mio fianco ".
Sul Liverpool e due compagni in particolare: Gerrard e Suarez. "Ho imparato molto da Gerrard, una persona molto semplice nonostante fosse un grande campione. Mi ha aiutato molto. Di Suarez non ho nulla da dire, siamo amici e ha dimostrato al mondo che giocatore è. Siamo felici di giocare insieme di nuovo. Il castigliano ad esempio non lo parlo bene ma lo capisco alla grande grazie alla convivenza con Suarez".
Infine, sull'idolo di sempre: "Ronaldinho è sempre stato il mio idolo. Tutti i brasiliani passati dal Barça hanno scritto la storia ma lui è il mio idolo".