I sorteggi per le squadre italiane sono stati dolci e amari. Il Napoli, infatti, ha pescato il Barcellona di Xavi. Gli azzurri non hanno avuto tanta fortuna all'urna ma i blaugrana non sono certo quelli di qualche anno fa con Guardiola o Luis Enrique quando erano quasi imbattibili.
Il Napoli pesca il Barcellona: come giocano i blaugrana
Come detto, il Barcellona non è certamente quello spettacolare di Guardiola con il tiki taka o quello di Luis Enrique che ha battuto in finale di Champions la Juventus. Negli ultimi anni, infatti, i blaugrana hanno cambiato tanto e ringiovanito di molto la rosa, anche per il fair play finanziario. Il modulo utilizzato da Xavi, comunque, con il quale ha vinto anche la Liga lo scorso anno, è il 4-3-3. I giovani all'interno della rosa sono tanti: da Lamine Yamal e Pedri, a Gavi (che si è rotto il crociato), Fermin Lopez e Balde. Ci sono poi i due senatori più rappresentativi: Lewandowski e Gundogan.
Il Napoli comunque si può certamente giocare le sue carte perché il Barcellona sta faticando molto di più rispetto alla scorsa stagione, sia in campionato che in Champions League. In Liga, infatti, sta segnando certamente meno dell'anno scorso e in Europa, nonostante il primo posto, è arrivata la sconfitta con lo Shakhtar e l'Anversa.
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Cancelo, Koundé, Araujo, Balde; Gundogan, de Jong, Pedri; Joao Felix, Lewandowski, Raphinha.
In panchina poi c'è tanta qualità con Ferran Torres, Lamine Yamal, Marc Guiu e Fermin Lopez.
Barcellona, chi sono i giocatori chiave
Xavi ovviamente ha dei punti fermi nel suo undici iniziale. Raramente si priva di Cancelo e Araujo in difesa. Così come a centrocampo, dato l'infortunio di Gavi, ci sono spesso Gundogan e Pedri. In attacco a parte Lewandowski che è inamovibile nonostante i non tantissimi gol segnati, ruotano spesso Joao Felix, Ferran Torres e Raphinha nelle gerarchie.