Rafael Toloi, difensore e leader dell'Atalanta di Gian Piero Gasperini, ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato del momento della squadra e del suo futuro. Il difensore italobrasiliano ha sottolineato il fatto di non essere l'unico capitano della rosa: "Son uno dei capitani. Tutti quelli che sono qui da anni sanno cos’è l’Atalanta per Bergamo, conoscono la responsabilità e l’orgoglio di mettere questa maglia".
Dopo due stagione condizionate dal Covid, finalmente una preparazione "normale" nonostante il Mondiale: "Più che diversa, uguale a com’era fino a due anni fa. Sono felice, finalmente abbiamo più tempo per lavorare: una preparazione così ti fa stare bene per tutta la stagione".
"L'anno scorso tanti infortuni ravvicinati, ora sto bene. Per l'Europa..."
Lo stesso Toloi, infatti, non ha vissuto proprio un'ottima annata dopo la vittoria dell'Europeo. Quella del 2021/22 è stata una stagione piena di problemi fisici: "Non avevo mai avuto più di uno-due infortuni a stagione e brevi. L’anno scorso brevi, ma uno dopo l’altro. Ma ora sto bene e sto lavorando bene". Europa? Più dura arrivarci: l’Atalanta è cresciuta tanto, in campo e fuori, e cinque anni, il sapore di giocare in Europa, non si cancellano così. Consoliamoci: la settimana “lunga” ci aiuterà".
Il difensore, infine, ha parlato anche del suo futuro: "Tempo fa ho già detto che vorrei restare qui almeno per 10 anni, la continuità paga". Ma il sogno in futuro è quello di tornare in Brasile, a giocare nel Goias: "Mia moglie e e mia figlia non vogliono. Però avverto il dovere di stare vicino alla squadra dove arrivai a 13 anni e alla mia famiglia".
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