Duvan Zapata ha ufficialmente compiuto un passo importante nella sua carriera. L’arrivo a Bergamo alla corte di Gasperini può rivelarsi decisivo per la sua carriera, in seguito alle ottime stagioni trascorse con le maglie di Udinese e Sampdoria. In un’intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, Zapata ha ripercorso i momenti concitati prima del trasferimento in nerazzurro: “La mia idea era quella di rimanere alla Samp, ma la Samp non ha fatto niente per cercare di trattenermi. E allora ho sposato subito il progetto Atalanta. Il presidente Percassi e Gasperini mi hanno fatto sentire importante. E’ piacevole essere corteggiati”.
Il corteggiamento della Dea da una parte, il mancato interesse mostrato dalla Samp per trattenerlo dall’altra, hanno spinto Duvan a lasciare Genova e la squadra blucerchiata, dove nello scorso campionato ha realizzato ben 11 gol. “Voglio segnare molto e voglio fare meglio dell’anno scorso. Sono contento di aver rotto il ghiaccio già nella prima amichevole. Per un centravanti il gol è una scossa di entusiasmo”. L'idolo è Ibra, sin da quando era bambino, l’attaccante a cui si ispira adesso è però Lukaku, ammirato col Belgio anche durante il Mondiale di Russia. In Serie A il tridente offensivo che gli piace di più è quello dei tre tenori del Napoli e su CR7 ha le idee chiare: “Ronaldo da solo non può vincere il campionato. Fa la differenza ovviamente, la Juve è ancora più forte, ma le altre grandi avranno grandi motivazioni”.
Nel debutto con l’Atalanta l’ex attaccante della Samp è rimasto sorpreso, in particolare, da un compagno di reparto: “Non pensavo che Barrow fosse così forte, potremmo giocare insieme cercando di dividerci gli spazi”. Numero 91 ancora sulle spalle e tanta voglia di stupire. Duvan Zapata è pronto ad una nuova avventura.
L’intervista completa sulla Gazzetta dello Sport