Attenzione all’Olympiacos. Questa dev’essere la prima frase che deve passare per la testa di Gasperini e dei suoi ragazzi. La squadra del Pireo sta dominando il campionato in Grecia e ha negli ultimi anni costruito un gruppo di tutto rispetto. La società greca ha operato per creare un mix tra giocatori di grande esperienza a giovani prospetti.
Vecchie conoscenze italiane
Proprio a proposito dei più esperti, ci sono diverse vecchie conoscenze italiane. Manolas è stato solamente l’ultimo l’ultimo tassello dato nelle mani di Pedro Martins, allenatore dei biancorossi. L’ex Napoli e Roma al fianco della difesa gioca con un altro che dall’Italia ci è passato, anche se non ha lasciato il segno come all’estero: Sokratis Papastathopoulos. I due insieme compongono la coppia difensiva a cui fanno affidamento tutti in casa Olympiacos.
Ma le vecchie conoscenze italiane non finiscono qui. Un altro che in Italia non ha lasciato il segno è Yann M’Vila, ma con i greci sta facendo benissimo. La prima costruzione del gioco passa tassativamente da lui, che deve aiutare l’11 di Pedro Martins nella manovra dal basso, unica regola fissa nell’idea di calcio proposta dall’allenatore portoghese. Questi sono tre dei quattro giocatori più esperti soprattutto a livello internazionale. L’ultimo nome è quello di Mathieu Valbuena. Arrivato nel 2019 dal Fenerbache, con l’Olympiacos ha ormai ampiamente superato il tetto delle 100 presenze. Gol e assist a profusione, è lui che deve innescare le punte, che tradotto sono Youssef El Arabi e Tiquinho Soares.
Le certezze e le giovani speranze
Sono loro due a contendersi il ruolo di prima punta da inizio stagione. Due giocatori che hanno portato tanti gol negli anni per l’Olympiacos. El Arabi addirittura ha una media di più di un gol ogni due partite. Soares, dopo l’ottima esperienza al Porto, è arrivato da svincolato in estate e la sua prima stagione con la squadra del Pireo è stata ottima. Non finisce però qui. Pedro Martins non ha a disposizione solamente giocatori d’esperienza, ma appunto anche giovani interessanti. Su tutti Aguibou Camara. Classe 2001, dopo aver iniziato come centrocampista, si è pian piano trasformato in trequartista e giornata dopo giornata ha fatto vedere di essere non solo un giocatore molto dinamico, ma anche molto pericoloso. Soprattutto dalla distanza. Contro Aek Atene e Ionikos ha aperto le sfide con dei gol meravigliosi dalla distanza. E poi è il collante perfetto tra il centrocampo e l’attacco della squadra.
A lui a gennaio si è aggiunto anche Bandiougou Fadiga. Giovane trequartista arrivato dal Paris Saint-Germain. Il franco senegalese, anche lui classe 2001, si sta ancora inserendo, ma in 54 minuti giocati tra campionato e coppa ha già segnato una rete (decisiva in Coppa di Grecia). Così come è stato decisivo ultimamente Georgios Masouras, ala che sa calciare tanto con il sinistra quanto con il destro e che ultimamente sta vivendo una periodo di forma importante.
L’Olympiacos non sarà di certo una passeggiata per l’Atalanta. Forse i greci potranno patire i ritmi della squadra di Gasperini, visto che in Grecia fin qui hanno giocato a una velocità nettamente inferiore rispetto alla Dea. Questo potrebbe essere il tallone d’Achille di una squadra che sulla carta ha tutte le qualità per mettere in difficoltà l’Atalanta.