Un traguardo storico, straordinario. È la quinta volta nella sua storia che l'Atalanta arriva in finale di Coppa Italia: l'aveva vinta nel 1963 contro il Torino di Giorgio Ferrini. E da Torino viene Gasperini, protagonista assoluto del percorso dei nerazzurri che battono il Napoli per 3-1. "Per quanto si era messa bene" commenta l'allenatore ai microfoni Rai, "sapevamo che non sarebbe stata una partita facile, che avremmo sofferto comunque molto anche nel secondo tempo. Ci serviva il terzo gol, lo abbiamo trovato e ha chiuso la partita".
Su Pessina: "È stato straordinario per la qualità dei due gol che ha realizzato oggi. Ci sta dando moltissimo, sarà molto utile anche per la Nazionale, ma faccio fatica a dare una classifica di valore sui singoli giocatori. Sono stati tutti straordinari. Matteo ha margini di miglioramento importanti: a Verona lo scorso anno fece bene, si è presentato quest'anno con un infortunio lungo ma ha recuperato bene, dimostrando grande valore. È un inserimento fondamentale per la squadra: ha dato equilibrio, forza. È un giocatore di qualità come si è visto questa sera", dice.
Sui risultati: "È stato un periodo veramente molto difficile. Domenica a Cagliari sarà la tredicesima partita in 42 giorni. E parliamo di gare molto difficili. C'è stata una grande continuità da parte nostra. Non è facile mantenere la stessa qualità e intensità, ma cerchiamo di mantenere gli stessi obiettivi sempre. E ora giocheremo per la prima volta contro il Real Madrid: è forse questo che ci dà tanta voglia di continuare a fare bene".
"Vincere la Coppa Italia? È sicuramente importante, qualcosa che resta. Ma penso che in generale resteranno le vittorie, i risultati, il terzo posto in campionato, la continuità. Abbiamo tanti obiettivi, grandissimi: speriamo di centrarne qualcuno. Il Papu? Avete perso la memoria! Ha iniziato a ballare qui. Ma è strano che in una serata così bella per l'Atalanta mi si chieda di lui", risponde.
Percassi: "Qualcosa di fantastico"
"È un qualcosa di fantastico, questa seconda finale in tre anni" dice anche Luca Percassi. "Dobbiamo dire grazie a tutti: i ragazzi ci stupiscono ogni giorno, ci stanno facendo vivere un sogno. I tifosi? Sì, ci mancano davvero come l'aria, speriamo che nelle prossime partite si possa tornare allo stadio, anche se in numero ridotto. Il pensiero di immaginarci in finale con almeno una parte della nostra gente al seguito, è un qualcosa di unico. Stiamo vivendo qualcosa di importante. Pessina? Sento che si parla dei giocatori venduti, ma penso che l'Atalanta sia figlia anche dei grandi investimenti fatti: si è venduto quando era il momento giusto, ma anche comprato quando era il momento giusto".