Notte da sogno per l'Atalanta e per il suo popolo. Sì, si gioca alle 19, ma dal clima non si direbbe. Freddo, gelo e neve a Dortmund, questo hanno trovato gli oltre 5000 tifosi bergamaschi accorsi a Dortmund. Niente poteva fermarli, troppa la voglia di esserci. Una partita del genere la stanno sognando dall'anno scorso, da quando i ragazzi di Gasperini hanno iniziato a lottare per un posto in Europa. Ci sono riusciti, poi. Ma non si sono fermati lì, come possono testimoniare Lione ed Everton. Adesso il tanto meritato premio, perché il Westfalenstadion non è una cornice qualunque. Troverà il tanto temuto muro giallo davanti a sé l'Atalanta, ma non sarà sola. Il settore ospiti è gremito, striscioni, bandiere e cori per quelli che saranno i 90' più intensi degli ultimi anni. Ne sa qualcosa il patron Antonio Percassi, l'artefice di questa favola bellissima. C'è anche lui a Dortmund, non ha voluto privarsi di questa gioia. E' sceso anche in campo per salutare la sua gente, quasi come se fosse un Petagna o un Papà Gomez a fine partita, quando si va a raccogliere gli applausi dei propri tifosi. Un po' come faceva negli anni '70, quando da giocatore combatteva per quei colori. Si è commosso Antonio nel vedere quello spettacolo. Chissà, magari un giorno non lo avrebbe mai detto o forse lo sognava. Fatto sta che non è riuscito a trattenere l'emozione, con gli occhi diventati lucidi in un lampo. "Antonio Percassi ehhh ohhhh" Gli cantano i tifosi. Perché da fuori può sembrare freddo, ma quando guarda la sua Atalanta diventa un vulcano. E' sempre stato così, anche quando le cose non andavano bene, come successo dal 1990 al 1994. Poi, però, ha voluto riprovarci. L'Atalanta l'ha ripresa nel 2010 e che dire, il riscatto c'è stato eccome. Fatica, stress, soldi ma anche molte soddisfazioni. E ora gli applausi al Westfalenstadion, il premio più bello che potesse immaginare.
Data: 15/02/2018 -