Sinisa Mihajlovic è molto duro al termine del 5-0 subito contro l'Atalanta. L'allenatore del Bologna commenta così la gara. “La partita è falsata" dice ai microfoni di Sky. "Non è la prima volta, spero che sarà l’ultima ma non credo. Loro hanno vinto meritatamente, ma gli episodi arbitrali hanno inciso molto. Il rigore non è la prima volta che ci viene fischiato così: ce ne dovrebbero essere dieci a partita. Anche dopo Crotone, nel confronto con Rocchi, ci era stato detto che in realtà c’era un fallo per il Bologna. E poi l’espulsione ha condizionato”.
Sulla formazione: “Noi siamo in emergenza dietro. Ci mancano i due esterni titolari. Forse con loro ce la saremmo giocata alla pari, abbiamo dovuto cambiare modulo. Ai ragazzi non posso dire nulla: hanno fatto il massimo. Come diceva Boskov: meglio perdere una volta 5-0, che cinque volte 1-0. Ora vediamo come giocheremo queste ultime partite”.
Bologna, Mihajlovic sul futuro e il calciomercato
Sul futuro: “Noi stiamo battendo molto il tasto sull’atteggiamento. È fondamentale. Noi quest’anno abbiamo forse sbagliato una volta sola, con la Roma in casa. I ragazzi hanno una loro identità: giocano a memoria, hanno fiducia, affrontano qualsiasi squadra allo stesso modo. Questo è quello che abbiamo portato, e lo si è visto anche oggi: l’Atalanta è più forte di noi, ma l'abbiamo affrontata bene, e magari con un’espulsione e un rigore per loro, avrebbero perso loro così”.
Mihajlovic ha poi anche parlato dell’incontro con Saputo: “Mi è stato detto che non è possibile tenere tutti i big. Nel mondo ideale, forse. E poi bisogna vedere se c’è qualcuno che compra. Io spero non ce ne sia nessuno, così restano tutti da me. Io ho molti giovani bravi. L’obiettivo è quello di migliorare sempre la squadra: il presidente è ambizioso come me, bisogna vedere se ci riusciremo”.
“Io oggi guardavo le riserve dell’Atalanta: potrebbero essere tutti titolari nella mia squadra, e non solo nella mia. Da quando è arrivato Gasperini, stanno migliorando sempre di più: sono una realtà. Tra tutte giocano con una mentalità europea, quello che anche noi vogliamo provare nel nostro piccolo, tanto è vero che anche noi anche quando giochiamo con quelle più forti di noi, riusciamo a metterle in difficoltà”.