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Premier League, Aston Villa da record: i segreti della squadra di Smith

Le vittorie con Fulham e Sheffield, i 7 gol rifilati al Liverpool, fino a quella di misura contro il Leicester. Dodici punti nelle prime quattro partite di Premier, in attesa di recuperare la gara col Manchester City. Unica squadra a punteggio pieno nei top campionati europei, insieme al Milan. Miglior difesa del campionato insieme all’Arsenal. È l’Aston Villa di Dean Smith, che è partito fortissimo dopo essersi salvato all’ultima giornata nella scorsa stagione. Proprio come il Leicester nel 2015.


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Mai così bene dal 1930. “Serve equilibrio. Dobbiamo pensare a una partita alla volta, come abbiamo sempre fatto”. Le parole dell’allenatore dei Villans dopo il quarto successo consecutivo. “Non era facile vincere contro una delle prime cinque dello scorso campionato”. Terza stagione in panchina per Smith, che era stato assunto nel 2018, affiancato da John Terry. Due ex difensori per riportare il club in Premier. Una missione difficile, dopo la retrocessione del 2016, la mancata promozione nel 2017 e i tanti debiti della proprietà cinese Xia. Dal quattordicesimo posto in Championship alla vittoria dei Play-Off al primo anno, poi la salvezza e ora un avvio da record.


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INVESTIMENTI E FASE DIFENSIVA

Risultati che stupiscono fino a un certo punto. Da due anni sono stati fatti investimenti importanti, grazie agli esborsi del miliardario americano Wes Edens e a quelli dell’egiziano Nassef Sawris, che hanno rilevato il club dopo la promozione. 80 milioni spesi per cinque giocatori nell’ultima sessione di mercato, che si vanno ad aggiungere ai 160 delle ultime due. E adesso i risultati si iniziano a vedere sul campo.


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Gli arrivi di Ross Barkley dal Chelsea e dell’attaccante Ollie Watkins dal Brentford si sono dimostrati azzeccati. E chi ne ha beneficiato di più è probabilmente Jack Grealish, regista offensivo e capitano, autore di 3 gol e 3 assist. “Quando ho giocato in Premier League la prima volta, a diciannove anni, forse la davo per scontata e non ho capito quanto fossi fortunato. Adesso voglio tenermela stretta con entrambe le mani” aveva dichiarato lo scorso anno il classe ’95 prodotto del settore giovanile, che adesso veste la numero 10 dopo annate complicate dentro e fuori dal campo, soprattutto per problemi con l’alcol.


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12 gol segnati e 2 gol subiti, tre clean sheet in 4 partite, a certificare anche una solidità difensiva dovuta alle ottime prestazioni di Emiliano ‘Dibu’ Martinez. Dopo aver vinto due titoli sotto la gestione Arteta, l’ex Arsenal è costato 17 milioni ed è diventato il portiere argentino più pagato della storia. “Sicuramente in difesa sembriamo più forti. Non sono solo i difensori e il portiere, ma è tutta la squadra. L'etica del lavoro di tutta la squadra rende il lavoro più facile. “Vai e divertiti a difendere” questa è una frase che dico spesso ai giocatori. Mi piace mantenere la porta inviolata" ha dichiarato Smith a Sky Sports UK.  


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In Inghilterra si sprecano già i paragoni con l’impresa dei Foxes di Ranieri. A Birmingham per adesso non ci sentono e pensano già alla prossima sfida contro il Leeds del Loco Bielsa. L’obiettivo è migliorare la classifica dell’anno precedente e considerando che nell’ultimo decennio la squadra non ha mai superato il quattordicesimo posto, ci sono tutti i presupposti per fare qualcosa fuori dall'ordinario.