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Data: 26/10/2021 -

Un viaggio...in Ascoli, il patron Pulcinelli: "Ci sono e ci sarò! Questa la mia squadra più forte"

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La nostra intervista al presidente dell'Ascoli
La nostra intervista al presidente dell'Ascoli

Tra presente e futuro. “E’ il mio Ascoli più forte”. Pensieri e parole del patron Massimo Pulcinelli, con il quale abbiamo avuto il piacere di fare una lunga chiacchierata. Dal buon avvio di stagione, 14 punti in 9 partite e ottavo posto in classifica (forse la Serie B più difficile degli ultimi anni), alle tematiche societarie con gli ingressi in società di North Sixth Group rappresentata da Matt Rizzetta (31 %), Distretti Ecologici (20 %) e Rabona Mobile (10 %). “Ma nel futuro dell’Ascoli ci sarò sempre anche io…”.

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Credit foto Ascoli Calcio

Vivere il calcio in Ascoli dev’esser davvero bello. Sicuramente magico. Sì, perché qui il calcio scandisce il tempo, determina il vivere quotidiano di una comunità, genuinamente (parola che ritroveremo) ancorata alle proprie tradizioni. Allo stadio, al bar sotto casa, al centro d’allenamento. Non c’è un luogo in cui non si viva il calcio. Respiri, prima ancora di osservare, il bianco e il nero ovunque.

Guarda io ormai sono più di quattro anni e ogni volta, soprattutto il giorno prima delle partite, che vengo in Ascoli percepisco quell’entusiasmo, quell’adrenalina come se fosse la prima! Mi sento uno di loro, vivo la squadra con la stessa passione irrefrenabile dei tifosi. Ammetto che l’Ascoli occupa gran parte dei miei pensieri. E credetemi, sono davvero felice di ciò. Perché la forza emotiva che ti dà sentirsi parte di questa grande comunità è davvero unica”. Comincia con tono romantico la nostra chiacchierata (in una dimensione così sarebbe incoerente chiamarla intervista) con il patron Massimo Pulcinelli.

 

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Credit foto Ascoli Calcio

 

Sono stati giorni importanti, è stato ridefinito l’assetto societario, sono entrati ‘gli americani’… “Ma io per l’Ascoli ci sono e ci sarò sempre. Ho ancora la maggioranza relativa delle quote con il 39 %, poi a fine anno vedremo, la North Sixth Group potrebbe arrivare al 51 %, ma non sarebbe affatto un problema per la mia permanenza. Quando si ama e si crede in qualcosa, i numeri passano in secondo piano. Anzi, lasciatemi dire che sono davvero felice di questa nuova organizzazione societaria. Sono entrate persone forti, io ci credo molto e ho fatto di tutto perché si formasse questo nuovo assetto. Vogliamo garantire un futuro radioso all’Ascoli”. Mattone dopo mattone… “Entro sette, massimo dieci giorni nomineremo il nuovo direttore sportivo. Stiamo facendo una serie di valutazioni anche con Rizzetta, ma direi che quasi ci siamo…”.

 

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Credit foto Ascoli Calcio

Giorni importanti, due partite contro Spal e Pisa che potranno dire di più sulla stagione della squadra di Sottil. Ma in Ascoli niente affanni o preoccupazioni, qui il calcio è solo gioia e aggregazione. Dal campo, al centro città, last but not least, ai social… “Sono un patron…social e ne vado orgoglioso! Il calcio è della gente, troppo spesso ce lo dimentichiamo ed è giusto, nei limiti del possibile, mettersi a disposizione, essere avvicinabili. Credo che se, in questo mondo in generale, riuscissimo ad essere tutti leggermente più disponibili, le cose potrebbero solo andare meglio. Poi qui, in Ascoli, viene davvero naturale. La genuinità, l’affetto, l’empatia dei tifosi. Vi racconto questa… dopodomani un tifoso mi ha scritto che ci porterà ad assaggiare ‘i marroni’ cioè le castagne, un altro mi vuole regalare l’olio fatto con le sue olive… Vedete che, in fondo, il calcio potrebbe servirci, anche a farci diventare un po’ più umani…”.

 

La gioia di condividere. Qualsiasi cosa, non solo un gol. ‘Che poi, sia chiaro, se è un gol sempre meglio’, ci appuntano giustamente i tifosi… “Giochiamo bene, ci manca qualcosina a livello di convinzione, ma sono fiducioso. Questo è l’Ascoli più forte della mia gestione. Vogliamo fare i playoff e poi pian piano crescere sempre di più, nel medio-lungo periodo l’obiettivo è la massima serie…”. E niente scaramanzia… “No, basta! Erano diventati troppi i riti, la scaramanzia la lasciamo agli sfigati ormai…”.

Si chiude qui il nostro giro in Ascoli. Troppo bello e troppo presto. Come tutte le cose belle, i minuti scorrono via che neppure te ne accorgi. “Un saluto ai tifosi e FAC… Forza Ascoli carica!”. Una cartolina da Ascoli, firmata in bianco e in nero…



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