Episodio arbitrale controverso al 49' di Arsenal-Brighton, sfida valida per la terza giornata di Premier League terminata 1-1. A inizio secondo tempo, sul momentaneo 1-0 dei padroni di casa, i gunners rimangono in 10, a causa dell'espulsione per doppia ammonizione di Declan Rice. Esplode subito la furia della squadra di Arteta per quella che appare una decisione assurda. Ma se in diretta il centrocampista sembrava essere scalciato volontariamente da Veltman, la moviola ha poi spiegato la scelta dell'arbitro Kavanagh.
Arsenal-Brighton, la ricostruzione del rosso a Rice
La ripresa è iniziata da appena 3 minuti quando l'Arsena rimane in dieci. Dopo un duello sulla fascia tra Veltman e Rice, il direttore di gioco fischia fallo a favore del primo. Apparentemente, quest'ultimo va a scalciare da dietro e in maniera intenzionale il nazionale inglese, che cade a terra dolorante. Per questo, il cartellino giallo nei suoi confronti, il secondo della sua partita, ha portato alle proteste dell'Arsenal.
Il replay però ha spiegato il motivo della decisione dell'arbitro Kavanagh. Il difensore del Brighton non avrebbe infatti scalciato deliberatamente Rice. Mentre l'ex Ajax cercava di battere velocemente la punizione guadagnata, Rice gli ha toccato la palla spostandogliela di poco.
Pochi centimetri che sono stati sufficienti per mandare Veltman fuori bersaglio, colpendo proprio lo stesso Rice. Gesto, quello del centrocampista, giudicato antisportivo da Kavanagh, che lo ha ammonito per la seconda volta, lasciando in 10 i suoi.