Un talento innato non solo per il calcio, ma anche per il ping pong. Racchetta in mano e giù di dritto e rovescio, fondamentali che Mesut Ozil dimostrava di conoscere. L'adolescenza del tedesco ha conosciuto anche la pallina oltre al pallone, dimostrando di avere grandi capacità.
A rivelarlo ci ha pensato lo stesso giocatore dell'Arsenal ai microfoni di Marca, ammettendo di aver accantonato il calcio per qualche mese: "Me la cavavo davvero bene a ping pong, all'età di 11-12 anni mi hanno inserito nella squadra della scuola e, al primo torneo, ho steso tutti i miei avversari. Addirittura ho giocato contro il mio allenatore, mi ha battuto ma ne è uscita fuori una grande sfida".
Nostalgia del calcio
Per un po' il calcio non è stato al centro del mondo di Ozil, prima del ripensamento: "La passione per il mio sport preferito non era venuta meno, ma in quel determinato periodo mi divertivo molto di più con il ping pong. Trascorsa qualche settimana, ho capito che il ping pong non sarebbe stato il mio sport, così ho ripreso a giocare a calcio perché mi mancava molto il pallone".