Varazdat Haroyan e Tigran Barseghyan probabilmente non suoneranno molto familiari alla maggior parte degli appassionati di calcio. Sono però i due autori dell'incredibile rimonta di oggi dell'Armenia contro la Romania nella terza gara delle qualificazioni ai Mondiali di Qatar 2022. Una rimonta arrivata nei minuti finali, grazie proprio al gol del capitano armeno e al rigore di Barseghyan tra l'87' e l'89', che porta la nazionale di Joaquìn Caparròs al primo posto nel girone a punteggio pieno.
Joaquìn Caparròs, dalla malattia ai successi con l'Armenia
La terza vittoria in altrettante partite per la squadra di Joaquìn Caparròs, che adesso comanda con 9 punti il Gruppo J e si sta rivelando come una delle sorprese più grandi di questa prima fase. E sta spaventando non poco la Germania, sconfitta a sorpresa questa sera in casa contro la Macedonia del Nord di Pandev ed Elmas, che certamente si aspettava di avere vita più facile nel girone.
Proprio l'allenatore ex Siviglia è probabilmente uno dei punti di forza maggiori di questa Armenia che sta stupendo tutti. Un CT alla prima esperienza sulla panchina di una nazionale, capace di schierare in campo in una partita così importante un ragazzo di 20 anni all'esordio in nazionale come Eduard Spertsyan. Coraggio dell'allenatore spagnolo pienamente ripagato, visto che il trequartista del Krasnodar, già due presenze in Champions League, ha aperto le marcature contro la Romania proprio alla prima presenza con la nazionale maggiore. Joaquìn Caparròs, oltre all'audacia dimostrata in panchina, ha dato prova del suo valore anche nella vita visto che solamente due anni fa aveva annunciato la diagnosi di una terribile malattia. Ma, come aveva già promesso allora, Caparròs non ha mollato e adesso i risultati con la sua Armenia lo stanno ripagando.
Se la vittoria contro il Liechtenstein alla prima partita delle qualificazioni mondiali poteva sembrare cosa da poco, quella successiva contro l'Islanda, sorpresa all'ultimo Europeo nel 2016, e soprattutto quella di oggi, lo sono certamente meno. Un successo arrivato contro un'altra nazionale più blasonata come la Romania e rimontando da 1-2 a 3-2 proprio nei minuti finali, per la gioia dei tanti tifosi sugli spalti del Vazgen Sargsyan Republican Stadium di Yerevan. Sì, perchè l'Armenia è anche una delle poche squadra in Europa ad avere la fortuna di essere assistita dai propri tifosi nelle partite casalinghe.
Ma l'Armenia era stata capace di far parlare di sé già durante la fase a gironi della UEFA Nations League, terminata col primo posto nel Gruppo 2 della Lega C dalla squadra di Caparròs. Gli avversari in quel caso, Macedonia del Nord, Georgia ed Estonia, non erano certamente di prima fascia ma il primato in un girone di una competizione europea resta un risultato storico per una nazionale come l'Armenia.
L'Armenia brilla senza la sua stella più grande
E, se a tutto questo aggiungiamo che l'Armenia sta giocando senza il suo giocatore più rappresentativo nonché proprio capitano Henrik Mkhitaryan, infortunato da oltre due settimane con la sua Roma, il piccolo capolavoro compiuto da Caparròs e dai suoi ragazzi assume proporzioni ancora maggiori. Un gruppo che spera di non perdere il ritmo acquisito in queste settimane, quando a novembre si ritroverà contro la Macedonia del Nord per continuare la propria corsa verso il Mondiale del 2022. Per continuare ancora a stupire tutti.