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Argentina, Romero: “Con l’Italia per confrontarci con una della nazionali più forti al mondo”

Le dichiarazioni del difensore del Tottenham e della nazionale argentina Cristian Romero in vista della gara contro l’Italia

Un anno fa ha lasciato l’Italia dopo tre stagioni in Serie A per trasferirsi al Tottenham e mercoledì a Wembley affronterà gli azzurri da avversario per la Finalissima tra i campioni dell’Europeo e l’Argentina che ha vinto la Copa América 2021. 

 

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 Le parole del difensore argentino Romero in vista della gara contro l’Italia

“Per me l’Italia è una delle migliori squadre d’Europa. Affronteremo un grande rivale. L’abbiamo analizzata in questi giorni e ha veramente giocatori in tutte le zone che possono farti male. Penso che il centrocampo sia il reparto più forte che hanno, ma è una squadra consolidata, anche se è stata esclusa dal Mondiale”, così Cristian Romero a ESPN. 

 

 

El Cuti ha poi proseguito: “La partita con l’Italia servirà per confrontarci, perché al di là del fatto che non giocherà il Mondiale, è una delle migliori squadre del mondo e ci aiuterà a vedere a che punto siamo. Oggi come nazionale stiamo bene: siamo fiduciosi del lavoro che stiamo facendo. Sappiamo che ci sono tante cose da migliorare, perché ci sono sempre, ma il percorso che abbiamo intrapreso molto tempo è importante per arrivare alla vittoria: ci dà una fiducia terribile. Non sto dicendo che andremo al Mondiale e vinceremo, ma avendo il migliore al mondo, l’Argentina è sempre candidata”. 

 

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Il difensore del Tottenham si è soffermato anche sull’ex compagno ai tempi dell’Atalanta, Alejandro Gomez: “Papu è uno di quelli che mi ha aiutato di più. È una grande persona. Mi aveva già aiutato quando sono arrivato all’Atalanta, questo dice un po’ della grande persona che è”.

 

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L’ex Genoa ha parlato anche delle sue condizioni in vista della gara contro gli azzurri: “Ho rimediato una botta all’anca che mi ha tenuto fuori per due settimane, ma per fortuna sono riuscito a superarlo. Grazie all’aiuto dei fisioterapisti della Nazionale, che lavorano davvero bene, ora posso allenarmi normalmente. Credo che se continuo di questo passo e l’allenatore decide che gioco, allora gioco. Sono qui per giocare”.