Immagina affrontare gli idoli di una vita, nello stadio del tuo paese davanti alla tua gente. La Copa Del Rey ci continua a regalare sorprese e storie da raccontare. Nei sedicesimi di finale, il Real Madrid di Carlo Ancelotti giocherà contro l’Arandina CF, club di Segunda Federación (la quarta serie spagnola). Penultima in campionato ma mai così lontano in coppa. Il paradosso di una squadra che aspetta questo momento dal giorno dei sorteggi. La cittadina di Aranda de Duero si prepara per l’evento sportivo dell’anno.
C’era una volta un commerciante di carbone…
La storia del club biancoblu nasce per merito di un commerciante di carbone. Siamo nel 1927, in piena crisi economica, un tale Julio Mitjavilla decise di investire su una società calcistica promuovendo un gruppo di ragazzi che fino ad allora avevano disputato qualche partita a livello regionale. Tra campionati dilettantistici vinti e stadi più volte ristrutturati, la Società Ginnastica Arandina cessò di esistere. La rinascita avvenne davanti a una scrivania e una stretta di mano nella Caja de Ahorros Municipal di Burgos, una cassa di risparmio. In quella piccola stanza, diversi dirigenti e un gruppo di tifosi diedero vita all’attuale Arandina CF. Nel corso degli anni, il miglior traguardo raggiunto dal club è stata la promozione in Segunda División B, ex terza serie semiprofessionistica spagnola. Ora, contro il Real Madrid si appresta a vivere il momento più alto della storia.
Gioia incontenibile per i biancoblu ma per i blancos è “il campo peggiore”
Giocatori, allenatore e staff dell’Arandina hanno seguito insieme il sorteggio davanti alla tv. Scoperto l’avversario – il Real Madrid, appunto – l’incredulità e l’emozione hanno accompagnato un abbraccio di gruppo che è già diventata l’istantanea di questa partita.
Dall’altra, Bellingham e compagni avrebbero voluto trovare qualsiasi squadra nel loro percorso eccetto il club di Aranda de Duero per un semplice motivo: le pessime condizioni del campo. Per dare un’idea, basti vedere il terreno gioco nel match tra Arandina e Cádiz: pozzanghere enormi e ingombranti su tutto il suolo. Il rischio di infortunarsi è alto ma la RFEF (la Federazione Calcio di Spagna) non farà nulla a riguardo.
Intanto, i giocatori dell’Arandina hanno inviato al Real Madrid una lista “dei desideri” delle maglie che i giocatori vorrebbero ricevere al termine della gara. La più richiesta? Quella di Luka Modric. A quanto pare, per i giocatori della società biancoblu, Natale potrebbe arrivare con qualche giorno di ritardo.
Real Murcia, Cádiz e ora Real Madrid. In un “El Montecillo” (oggi “Juan Carlos Higuero”) ovviamente tutto esaurito, l’Arandina apre le porte al club più prestigioso di sempre. Comunque vada, sarà storia. Una partita, 90’ (o più) per farsi conoscere dal mondo.