Alberto Aquilani è il nuovo allenatore del Pisa. Dopo settimane di colloqui, la coppia Corrado-Kolarov ha optato per l’ex centrocampista come successore di Luca D’Angelo sulla panchina dei nerazzurri. Per Aquilani, 39 anni a luglio, si tratta della prima esperienza da allenatore “tra i grandi”, dopo i successi ottenuti con la Primavera della Fiorentina. Nasce così il "Pisa dei debuttanti", formato da Aquilani e Kolarov.
Dalle coppe in Primavera all’avventura al Pisa
A Firenze, in un misto di sincerità e speranza, lo chiamavano “Il predestinato”. Alberto Aquilani, infatti, dopo l’ultima avventura da calciatore, in Liga con la maglia del Las Palmas nel 2017/18, si è subito dedicato alla panchina. Nel luglio del 2019 la Fiorentina, squadra della quale ha composto tra il 2012 e il 2015 un grande centrocampo assieme a Borja Valero e David Pizarro, gli affida la panchina dell’under-18. L’esperienza, però, dura appena nove partite: il 23 dicembre diventa assistente tecnico di Iachini alla guida della prima squadra.
Quindi, nel luglio del 2020 viene nominato allenatore della Primavera, dove è rimasto fino a questo giugno, alla finale scudetto persa contro il Lecce. Tre stagioni dove più che farsi le ossa Aquilani ha alzato trofei: tre Coppa Italia e due supercoppe italiane. Un calcio, quello divertente, fluido e tecnico dell’ex centrocampista, che lo ha reso l’allenatore più “appetito” della categoria. Non solo il Pisa: anche lo Spezia aveva messo gli occhi su di lui, oltre alla Fiorentina, che lo aveva tenuto in considerazione come erede di Italiano nell’eventualità nella quale quest’ultimo avesse deciso di lasciare.
Come può cambiare il Pisa con Aquilani?
In casa Pisa questa estate rappresenterà una rivoluzione rispetto alle ultime stagione. Voglia di ripartire e cambiare, dopo la finale playoff persa nel 2022 e l’undicesimo posto della stagione appena conclusa. Così, dopo il cambio in dirigenza, con l’arrivo di Kolarov, Aquilani guiderà la rivoluzione tecnica (in attesa di scoprire cosa porterà il calciomercato). Il 4-3-3, modulo più utilizzato, si distingue (ma non troppo) dall’albero di Natale con il quale i nerazzurri si sono schierati lo scorso autunno, nel periodo di maggior brillantezza di una stagione opaca. Una bella sfida, quella che ha scelto Aquilani per iniziare.
L’ultima immagine del Pisa in campo è quella della squadra sotto la curva, con sottofondo una pioggia di fischi al termine di una stagione deludente. Ma da uno che è stato lanciato da Capello, plasmato da Spalletti e ha lavorato con Benitez e Allegri, che ha giocato all’Olimpico, ad Anfield e a San Siro, la pressione non dovrebbe essere un problema.