C'è una notizia che giovedì sera ha fatto il giro del mondo: la sospensione per invasione di api del match tra Carlos Alcaraz e Sascha Zverev nel Masters 1000 di Indian Wells. L'incontro, valido per i quarti di finale, è stato sospeso per quasi due ore per via di uno sciame d'api che si è abbattuto sul campo centrale dell'Indian Wells Tennis Garden.
Quasi 3.500 insetti concentrati sulla spidercam sopra il campo che hanno costretto i giocatori a interrompere il match e fare rapidamente rientro negli spogliatoi, non senza conseguenze visto che Alcaraz e il giudice di sedia, il marocchino Mohamed Lahyani, sono stati punti. Per risolvere la situazione è stato necessario l'intervento di uno specialista chiamato "Killer Bee" che ha aspirato le api, consentendo poi la ripresa dopo un'attenta bonifica.
Nel tennis non è il primo caso di sospensione per invasione d'api (c'è un precedente che risale al 2022 nel torneo di Guadalajara, in Messico), ma c'è anche un caso che porta al calcio e in Italia.
Quando Samp-Pescara venne sospesa per le api
Era il 9 maggio 1993, a Marassi la Sampdoria di Sven Goran Eriksson ospitava il Pescara, già retrocesso in Serie B, con l'obiettivo di conquistare un posto in Europa. Gianluca Pagliuca, dirigendosi verso la porta sotto la Sud al rientro in campo dopo l'intervallo, notò che qualcosa non andava: c'era un alveare pieno d'api sotto l'incrocio dei pali. Impossibile proseguire la partita.
L'arbitro sospese l'incontro per 51 minuti. Dopo qualche goffo tentativo di tifosi e altri soccorritori, il match riprese grazie all'intervento di un esperto apicoltore, rimasto poi fino alla fine della partita dietro la porta di Pagliuca affinché le api non tornassero in quel punto. Per la cronaca il match finì 1-1 senza grandi emozioni nel secondo tempo.