“Hi Mark, I’m Carlo!” Everton, Ancelotti telefona a casa del tifoso
"Sono l'allenatore dell'Everton. So che sei un nostro grande tifoso, giusto?". In Italia era tutto partito dal Perugia, con una coppia di storici abbonati sorpresi dalla telefonata di Vicario. La Premier segue (QUI le ultime news sull'emergenza coronavirus nel mondo) e Carlo Ancelotti dà il via all'iniziativa Club’s Blue Family lanciata dall'Everton.
"Tifo Toffees dal momento prima di essere nato. E sono anche un suo grande ammiratore, Mr. Ancelotti, che onore sentirla", la reazione molto british di Mark, poliziotto di 52 anni affetto da una patologia neurologica: subito è scattato l'isolamento domiciliare preventivo. "Chiamami Carlo", sorride l'allenatore. "E mi raccomando, restiamo a casa e facciamo tutti il massimo per contenere la diffusione di questa epidemia: ho mia sorella in Italia e lì è molto peggio".
Quattro minuti di telefonata, rispolverando le imprese dell'Everton: "Io c'ero a Rotterdam nell'85", Mark ricorda la storica Coppa delle Coppe vinta dal club di Liverpool. "Ma senza calcio in questi giorni è dura". Come passare il tempo a casa? "Netflix!", concordano tifoso e allenatore. "Ti consiglio The Outsider, grande serie", garantisce Ancelotti. "E stanne certo Mark: di qualsiasi cosa abbiate bisogno tu e la tua famiglia potete contare sull'Everton". Il calcio risponde al coronavirus, ora anche in Inghilterra.