Dal 17 ottobre 2010 ad oggi. Un decennio di delusioni nel derby di Liverpool per l’Everton, che non riesce a battere i “cugini” nella stracittadina da ormai dieci anni. E domani sarà cifra tonda, con la possibilità di invertire una tendenza che va avanti da ormai troppo tempo. Un inizio di stagione ben oltre le aspettative per i “Toffees”, che con un Carlo Ancelotti in più in panchina, hanno iniziato la nuova stagione con 7 vittorie consecutive, 4 in Premier League e 3 in EFL Cup.
“Per noi sarà un test importante di fronte una delle squadre più forti del mondo – dice l’ex allenatore del Napoli alla Gazzetta dello Sport. Non bisogna farsi ingannare dall’ultima sconfitta rimediata contro l’Aston Villa. Ora a noi gira tutto per il verso giusto, ma sappiamo che prima o poi arriveranno i momenti negativi e sarà quello il nostro vero esame”.
Qualche ora dopo il derby di Liverpool ne andrà in scena un altro che tocca da molto vicino Ancelotti: al “Meazza” scenderanno in campo Inter e Milan.
“Da bambino ero interista, lo squadrone di Herrera mi incantò. Il Milan, però, è il club che ha segnato la mia vita, prima da calciatore e poi da allenatore. I rossoneri sono in forma, Maldini e Pioli hanno svolto un lavoro eccezionale. L’Inter si è rinforzata molto in estate, può interrompere l’egemonia della Juventus”.
Poi l’allenatore dell’Everton torna a parlare della sua squadra e della Premier League. “Siamo un bel gruppo, c’è molta umiltà. Non abbiamo le superstar in rosa, ma una base solida e con un’età-media bassa. Non mi aspettavo un inserimento così rapido in Premier di James Rodriguez, non giocava da tanto ed era lecito aspettarsi qualche difficoltà. L’entusiasmo e il suo talento sono stati una spinta formidabile. La favorita per la vittoria finale? Il Liverpool, Klopp è riuscito a migliorare una squadra fortissima acquistando Thiago e Jota”.
L’intervista completa sulle pagine della Gazzetta dello Sport