Dopo quattro stagioni tra Liga e Premier, Alvaro Morata è rientrato in Italia. L’attaccante spagnolo è tornato alla Juventus dopo l’esperienza all’Atlético Madrid. “La cosa normale è che il club cerchi la soluzione migliore. Chiunque deve valutare le proprie opzioni e in quel momento la cosa migliore per me era la Juve. Mi addolora leggere alcuni titoli che mi prendono in giro per essere grato ai club in cui sono stato. C'è sempre stata una squadra da quando ero piccolo e io sono e sarò dell'Atlético. Voglio che sia molto chiaro che sono grato all'Atleti”. Così il classe '92 ai microfoni di 'El Partidazo' COPE.
6 gol in 8 presenze in bianconero, che gli hanno permesso di tornare a vestire la maglia della nazionale spagnola. “Una delle poche cose che mi mancano è vincere con la Spagna. Se non fossi tornato tra i convocati, avrei sofferto, ancora di più nell'anno dell'Europeo". Sulla continuità ritrovata: "Era tanto tempo che non giocavo più di sei partite restando in campo per almeno 70 minuti. Sono maturato tardi e si impara da ogni esperienza". Su CR7: "Ho sempre avuto un ottimo rapporto con lui".
Quanto al rapporto con Simeone,“c'è tanta stima tra noi - ha spiegato Alvaro - e gli auguro il meglio. Chissà se ci rivedremo. Non so se indosserò di nuovo la maglia dell'Atlético, adesso sto molto bene e sono tranquillo, spero che l'Atleti possa vincere la Liga. Devono lottare per questo e per tutto. Stanno giocando molto bene. Li vedo meglio di Real Madrid e Barça. Speriamo in una finale contro l'Atlético, anche se sarebbe meglio contro un'altra squadra, perché è molto difficile fargli gol".
Sul futuro: "Vorrei che l'ultima maglia indossata in carriera fosse quella del Getafe. Ho un ottimo rapporto con il presidente e con la dirigenza. Penso di doverli ringraziare se sono arrivato dove sono oggi".