Allegri festeggia le 405 panchine con la Juve: "Mi ritengo fortunato"
Close menu
Chiudi
Logo gdm
Logo gdm
logo
Ciao! Disabilita l'adblock per poter navigare correttamente e seguire tutte le novità di Gianluca Di Marzio
logo
Chiudi

Data: 16/02/2024 -

Allegri festeggia le 405 panchine con la Juve: "Mi ritengo fortunato"

profile picture
profile picture
Le parole di Massimiliano Allegri in un'intervista per festeggiare le 405 presenze sulla panchina della Juventus
Le parole di Massimiliano Allegri in un'intervista per festeggiare le 405 presenze sulla panchina della Juventus

Massimiliano Allegri ha raggiunto le 405 panchine con la Juventus: in occasione di questo traguardo, il club bianconero ha organizzato una sorpresa per l'allenatore toscano. Allegri, infatti, ha rilasciato un'intervista ai canali ufficiali, ripercorrendo delle tappe importanti della sua avventura a Torino e ricevendo dei messaggi speciali da parte di ex giocatori bianconeri.

 

allegri-juventus-image-gpo-min.jpg

 

Le parole di Allegri nell'intervista

 

Allegri ha iniziato parlando dei quarti di finale di Champions League del 2017-18 e in particolare della gara di ritorno contro il Real Madrid: "Quella sera entro tranquillo, sapevo che la squadra poteva ribaltare il risultato. Così è stato, ma è mancato l’ultimo pezzettino. Magari avrei dovuto fare una sostituzione prima. I supplementari erano a un passo”.

 

Su Carpi-Juventus del 2015-16: “Ho sempre detto ai ragazzi di dover vincere le partite. L’ho imparato da quando sono arrivato alla Juventus ricordando le parole di Gianluca Vialli. Non è tanto per il pareggio, mi volevano rovinare il Natale”.

 

allegri_cappotto_carpi_getty.jpeg

 

Allegri ha proseguito: “Di solito la formazione degli altri la indoviniamo, speriamo quella degli altri. Ho avuto il piacere e l’onore di allenatori grandi campioni e uomini. Alla fine gli scudetti e le grandi vittorie si ottengono grazie agli uomini. Ogni volta che parlo con loro mi emoziono, hanno fatto la storia della Juventus e della Nazionale. Mi ritengo prima un uomo e poi un allenatore fortunato. Stare a contatto con grandi campioni è un privilegio per pochi”.

 

Su Buffon: “Gigi (Buffon ndr) diceva sempre una frase ‘c’erano partite che non si devono giocare ma vincere’. Da lui ho imparato molto oltre che ammirare il grande portiere che è stato. Per vincere i trofei, si devono vincere il 70-80% delle partite, poi ci sono gli scontri diretti da giocare”.

 

buffon-lippi-image-gpo-1-min.jpg

 

L'allenatore ha continuato: “Mi sono battuto tanto. La Juventus ha perso sette finali? No, ne ha giocate nove. Questa è la cosa più importante. Vincere di più sarebbe stato meglio. Quando ricordi e riguardi quei momenti lì, vuol dire aver fatto il massimo. Viviamo e giocare per quegli eventi che ti danno emozioni e adrenaline pazzesche”.

 

Su Danilo: “Danilo è un giocatore con cui sto lavorando. È un ragazzo d’oro. È il leader di questa squadra. È un uomo di spessore e livello molto alto”. E infine su Rabiot: “Quando è arrivato, io sono andato via. È cresciuto molto come persona ed è maturato. L’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e si sta ripetendo. È un calciatore straordinario anche all’interno dello spogliatoio”.

Tags: Juventus



Newsletter

Collegati alla nostra newsletter per ricevere sempre tutte le ultime novità!